Pubbliche relazioni

Le relazioni pubbliche (in lingua inglese public relations, spesso abbreviate PR) sono l'insieme delle teorie e delle pratiche di comunicazione il cui obiettivo è sviluppare relazioni, mettere in comunicazione istituzioni, aziende, persone, strutture, con la loro utenza o clientela di riferimento. I destinatari della comunicazione possono essere privati cittadini, istituzioni, aziende, organi di stampa, consumatori.

La definizione fornita nel 2012 dopo una consultazione internazionale attraverso Global Alliance e le associazioni che vi fanno parte, tra cui FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) è: «Le relazioni pubbliche sono un processo di comunicazione strategico che costruisce relazioni reciprocamente vantaggiose tra le organizzazioni e i loro pubblici».[1]

I diversi gruppi di destinatari della comunicazione vengono definiti pubblici. Gli studiosi classificano i diversi pubblici secondo criteri differenti. Ad esempio si può differenziare il pubblico interno (dipendenti, dirigenti) da quello esterno (mezzi di comunicazione, clienti, destinatari ecc.); oppure si può parlare di pubblico tradizionale e pubblico potenziale (categoria a cui ci si vorrebbe rivolgere)[2].

Il primo teorico delle PR, che applicò prima alla propaganda politica e poi alla pubblicità per l'industria, fu lo spin doctor statunitense Edward Bernays, nipote di Sigmund Freud.

Oggi esistono nuove figure nelle relazioni pubbliche, come ad esempio i social public relations (SPR).[3]

Scopi

Lo scopo principale è sostenere la reputazione della marca che comunica, contribuendo alla creazione di valore. Per alcuni studiosi l'immagine è in rapporto diretto con l'identità dell'istituzione per cui la comunicazione non è altro che il riflesso fedele dell'identità che non si può inventare né costruire. Ad esempio Mora afferma: “un'organizzazione non fabbrica la propria immagine pubblica, ma la merita nella misura in cui l'immagine è riflesso della realtà”[4].

Le relazioni pubbliche possono essere utilizzate anche per raggiungere specifici obiettivi, come, ad esempio, la creazione di consenso intorno a una particolare iniziativa, il sostegno ai propri scopi o alle proprie iniziative, la commercializzazione dei propri prodotti e così via.

Le relazioni pubbliche sono uno strumento di branding e contribuiscono alla promozione aziendale. Esistono appositi corsi di Laurea e master dedicati alla formazione di professionisti specializzati nelle pubbliche relazioni.

Così scrive Stuart Turner in "Pubbliche relazioni" Edizioni Armenia, Milano 1987: Pubbliche Relazioni sono lo sforzo deliberato e continuativo di stabilire e mantenere una reciproca comprensione tra un'organizzazione e il suo pubblico.

Come osserva Carlo Maiello in "L'arte di comunicare. Relazioni pubbliche" Edizioni Franco Angeli 1961, le pubbliche relazioni sono sempre esistite. In qualche modo sono stati e sono strumenti di relazioni pubbliche i salotti letterari, le società artistiche, i circoli culturali come il Circolo delle Dame Colte sorto a Napoli in epoca napoleonica.

Specialisti in relazioni pubbliche si possono trovare anche in posizioni dirigenziali elevate.

Relazioni con i media

Lo stesso argomento in dettaglio: Ufficio stampa.

Ogni azienda che dia importanza alla propria reputazione crea al proprio interno un organismo che gestisce le relazioni con i media (media relations o ufficio stampa) e altre organizzazioni che influiscono sulla reputazione, ad esempio i sindacati, la pubblica amministrazione, le associazioni consumatori.

Da anni i nuovi mezzi d'informazione digitale influenzano la reputazione della marca e delle organizzazioni. Per questo l'attività di relazioni con gli organi di informazioni di massa (mass media) si è ampliata alle testate giornalistiche presenti online. Con l'avvento del world wide web e dei contenuti generati dagli utenti (user generated content), le relazioni pubbliche devono fornire alle aziende degli strumenti partecipativi digitali che permettano loro di entrare in relazione con i pubblici di riferimento. Come ricorda Toni Muzi Falconi, i cosiddetti "Accordi di Stoccolma" hanno inoltre auspicato un passaggio da un sistema di comunicazione e gestione delle relazioni pubbliche "lineare", inserito nella catena del valore, ad un sistema "reticolare", circolare ed a network, in grado di coinvolgere tutte le più importanti funzioni aziendali.

Gestione delle crisi nel campo delle relazioni pubbliche

Le relazioni pubbliche svolgono un ruolo fondamentale nella gestione delle crisi, aiutando le organizzazioni a prepararsi, ad affrontare e a riprendersi da eventi inaspettati che minacciano la loro reputazione, le loro attività o i loro stakeholder.[5][6] Le crisi possono andare da disastri naturali e richiami di prodotti a scandali e violazioni della sicurezza informatica. Una comunicazione di crisi efficace è necessaria per mitigare gli effetti negativi e mantenere la fiducia del pubblico.[7][8]

Etica

I professionisti delle relazioni pubbliche servono contemporaneamente l'interesse pubblico e gli interessi privati di aziende, associazioni, organizzazioni no-profit e governi.[9][10][11] Questo duplice impegno ha suscitato accesi dibattiti tra specialisti accademici e professionisti sui valori fondamentali della disciplina. Questo conflitto rappresenta un problema etico importante nelle relazioni pubbliche. Nel 2000, la Public Relations Society of America (PRSA) ha risposto a questa controversia riconoscendo per la prima volta l'"advocacy" come valore fondamentale della disciplina nel suo nuovo codice etico.

Il settore delle relazioni pubbliche è generalmente poco regolamentato, ma molti professionisti aderiscono volontariamente al codice di condotta di una o più associazioni professionali per evitare accuse di violazione dell'etica.[12][13] I professionisti delle relazioni pubbliche sono sempre più preoccupati delle pratiche di marketing delle loro aziende, chiedendosi se sono d'accordo con la responsabilità sociale dell'azienda.[14] Tendono ad avere una maggiore influenza sul marketing e a svolgere un ruolo più importante nella consulenza e nello sviluppo delle politiche. On the other hand, marketing professionals are increasingly interested in utilizing advertising as a tool in the field of marketing.

Note

  1. ^ Cosa sono le Relazioni pubbliche: la nuova definizione, su ferpi.it. URL consultato il 15 aprile 2019.
  2. ^ Cfr., ad esempio: Seitel, Fraser (2006): The Practice of Public Relations, New Jersey, Prentice Hall, 10ª ed; Grunig, James (ed.) (1992): Excellence in Public Relations and Communication Management, New Jersey, Lawrence Erlbaurn.. Per Grunig, l'elemento che meglio descrive un pubblico è la condivisione di uno stesso problema: “problems define publics – afferma – more than publics define problems: a public is always a specific to a particolar situation or issue”.
  3. ^ Questo criterio è stato definito dall'agenzia di comunicazione e social media marketing TXF.
  4. ^ Mora, Juan Manuel; Contreras, Diego; Carroggio, Marc (a cura di) (2007): Direzione strategica della comunicazione nella Chiesa, Roma, Edusc, p. 35
  5. ^ The Role of Public Relations in Crisis Management, su learn.saylor.org. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  6. ^ Crisis Management and Communications, su instituteforpr.org. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  7. ^ Crisis Communication, su fourweekmba.com. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  8. ^ Public Relations, su salientpr.com. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  9. ^ The Relationship Between Public Relations Practitioners & the Media, su smallbusiness.chron.com. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  10. ^ What is Public Relations? The Definition of PR, su prlab.co. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  11. ^ Concept of Public Relations & Essentials of Public Relations, su researchcage.com. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  12. ^ Ethics – Who needs them?, su www.emerald.com. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  13. ^ Ethics and Public Relations, su instituteforpr.org. URL consultato il 17 dicembre 2024.
  14. ^ Corporate Social Responsibility and Public Relations – What’s the Connection? (PDF), su getd.libs.uga.edu. URL consultato il 17 dicembre 2024.

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