Con l'espressione principato adottivo si era soliti indicare una fase dell'impero romano corrispondente alla durata dei regni degli ImperatoriNerva, Traiano, Adriano ed Antonino Pio. Tale definizione nasceva dalla convinzione, ormai non più condivisa dalla recente storiografia, che i suddetti imperatori avessero scelto il proprio successore in base al merito e non in base a legami dinastici, permettendo così la nomina dell'uomo ritenuto più idoneo a governare. In realtà la successione imperiale seguì sempre, quando possibile, il principio dinastico: quando ciò non avvenne fu per assenza di discendenti diretti e per ragioni di opportunità politica. Nerva, per esempio, poiché privo di figli, decise di associare al potere Traiano in quanto costui era un generale di grande prestigio e comandava le legioni di stanza in Pannonia; Adriano, invece, era imparentato per via materna con Traiano, che era diventato suo tutore in seguito alla morte di suo padre Publio Elio Adriano Afro.