Il 30 agosto 1991, l'Azerbaigian deliberò di lasciare l'Unione Sovietica (di cui aveva fatto parte come RSS Azera) e diede vita alla repubblica di Azerbaigian. Il 2 settembre il Soviet supremo del Nagorno Karabakh decise di non seguire l'Azerbaigian e votò per la costituzione di una entità statale autonoma.[1] Il 26 novembre il Consiglio supremo dell'Azerbaigian riunito in sessione straordinaria votò una mozione per l'abolizione dello statuto autonomo del Karabakh ma la Corte Costituzionale sovietica due giorni dopo la respinse in quanto non più materia sulla quale l'Azerbaigian poteva legiferare. Il 10 dicembre 1991 la neonata repubblica del NK Artsakh approvò il referendum confermativo al quale fecero seguito le prime elezioni politiche il 28 dicembre 1991.
Norme costituzionali
Secondo quanto previsto dalla Costituzione della repubblica del Nagorno Karabakh, le elezioni politiche si tenevano ogni cinque anni.[2] Tale frequenza è sempre stata rispettata eccezion fatta per le seconde elezioni che si tennero, a conclusione della prima guerra del Nagorno Karabakh, a distanza di quattro anni dalle prime.
L'indice Freedom House per il 2018 assegnava alla repubblica di Artsakh lo status "Parzialmente libero", stabile (eccezion fatta per gli anni 2012, 2011, 2002 e precedenti).[3]
Note
^Il Soviet dichiarò la nascita della Repubblica del Karabakh Montagnoso (Nagorno Karabakh)-Artsakh. In base alla legge sovietica del 3 aprile 1990 se all'interno di una repubblica che decideva il distacco dall'Unione vi era una regione autonoma (oblast') questa aveva diritto di scegliere attraverso una libera manifestazione di volontà popolare se seguire o meno la repubblica secessionista nel suo distacco dall'Urss.