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L'albero genealogico della famiglia inizia con Giovanni Pepe, citato in un atto di vendita datato 1080. Successivamente si ha notizia di Ugo Pepe che partecipò alla Battaglia di Monteaperti.
Il ramo Pepi che si stabilì nel regno meridionale ebbe inizio con Adinolfo Pepi, signore di Contursi in epoca normanna; Pietro, figlio di Giovanni, fu segretario del re normanno Guglielmo il Buono. Guglielmo Pepi sposa Agrippina Rustico che porta in dote Sicignano in Principato Citra. Nel 1360 i Pepi risultano patrizi napoletani e ascritti al Seggio di Portanova. Nel 1553 Marcantonio Pepi, giureconsulto e signore di Contursi, erige un monumento funebre a Bartolomeo e Girolamo Pepi nella chiesa di San Francesco delle Monache in Napoli, su cui è presente lo stemma di famiglia:" Di rosso al palo d'argento". Ortensio Pepi fu giureconsulto e presidente della Regia Camera della Sommaria in Napoli, sua figlia Cecilia (1629-1714) sposa il Duca di Vastogirardi, Carlo Petra, il loro stemma coniugale è presente sulla facciata del castello di Vastogirardi (Molise)
La famiglia ebbe un ruolo importate nella Repubblica fiorentia con le seguenti cariche politiche:
Neri di Rustico: priore nel 1292, 1301, 1310 e Gonfaloniere di giustizia nel 1306
Lapo del Bene di Rustico: Priore nel 1345
Bernardo del Bene di Rustico: Priore nel 1348
Piero del Bene di Rustico: Priore nel 1350, 1355
Francesco di Pepe, lanaiolo: Priore nel 1369, 1373
Gio di Francesco di Pepe: Priore nel 1381
Angiolo di Francesco di Pepe: Priore nel 1381, 1389
Giovanni di Franceschino di Pepi: Priore nel 1401, 1411, 1416
Onesto di Bernardo del Bene: Priore nel 1425
Ottaviano di Chirico: Priore nel 1434
Chirico di Gio di Franceschino: Priore nel 1438, 1447 e Gonfaloniere di giustizia nel 1459
Rustico di Gio di Franceschino: Priore nel 1447;
Gio di Chirico di Gio: priore nel 1480
Piero di Rustico di Giovanni: Priore nel 1486
Francesco di Chirico di Giovanni: Priore nel 1493, 1502, e Gonfaloniere di Giustizia nel 1499, 1513
Ruberto di Chirico di Giovanni, fu Priore nel 1495
Neri di Chirico di Giovanni, fu Priore nel 1504[2]
Con l'avvento della famiglia Medici e la progressiva trasformazione da Signoria a Granducato i membri della famiglia Pepi ricoprirono alti incarichi nel territorio grazie anche ad una efficace strategia matrimoniale: il casato dal XVI al XVIII secolo si unisce alle famiglie dei Ridolfi, Medici, Gondi, Pecori, Grazzini, Niccolini, Macigni, Bocci, Cerrina Feroni. Su Roberto Pepi (1572-1634), mercante fiorentino, è stato compiuto uno studio approfondito da parte di Robert Burr Litchfield[3].
Si ricorda più recentemente un Pepi ingegnere che partecipò alla prima guerra mondiale e che in seguito si fece monaco benedettino col nome di don Ruperto.
Lo stemma familiare ha la forma di scudo con palo d'argento su fondo rosso, due colori frequenti dell'araldica e si caratterizza per la sua semplicità[5]. Nel 1751 la famiglia fu inserita nel registro dei libri d'oro ottenendo il titolo di Nobili patrizi fiorentini[6]
Archivio familiare
Nell'ottobre 2015 è stato pubblicato l'inventario dell'archivio familiare[7], attualmente custodito nella sede originaria della famiglia Pepi in via dei Pepi a Firenze da Maria Luisa Pepi. L'archivio comprende un complesso di carte che vanno dalla metà del XV sec. ai giorni nostri. Su indicazione di Antonio Romiti, decano di archivistica all'Università di Firenze, l'analisi dell'archivio ha costituito la tesi di laurea di Riccardo Sacchettini discussa nel 2012; successivamente egli ha curato il lavoro di riordino dell'archivio, l'attribuzione definitiva delle serie e la sua pubblicazione. L'archivio è composto di 164 unità archivistiche: 31 filze, 109 registri, 24 buste[8].
La pubblicazione contiene un saggio di Luigi Borgia sulla storia del patriziato fiorentino, una introduzione storica, una nota archivistica e la sezione descrittiva della documentazione ed infine un corposo indice dei nomi.
^ Robert Burr Litchfield, Un mercante fiorentino alla corte dei Medici, le “memorie” di Roberto Pepi (1572-1634), in Archivio Storico Italiano, n. 157, 1999, pp. 727-781.