Dal 1656 al 1660 studiò presso il collegio dei Gesuiti di Opava e nello stesso periodo entrò a contatto con la musica di Heinrich Ignaz Franz von Biber e Philipp Jakob Rittler e iniziò così a dedicarsi all'attività compositiva. Nel 1661 fu nominato trombettista[2] al servizio della corte di Leopoldo Guglielmo, principe vescovo di Olomouc (in tedescoOlmütz). Durante la sua vita Vejvanovský userà sempre il titolo di Feldtrompeter (trombettiere di campo), sebbene egli non fosse in realtà qualificato così.
Nel 1664 fu a Kroměříž, dove entrò al servizio del principe vescovo Carl II Liechtenstein-Castelcorno sia come trombettista che come Kapellmeister (maestro di cappella; oltre a ciò i suoi doveri presso la corte comprendevano anche l'attività di copista di musica. Egli possedeva una sua propria collezione musicale di ampio valore. Sembra che egli tenne intimi rapporti con il proprio patrono: questo gli permise di ottenere uno degli onorari più alti (ben 180 fiorini nel 1690) tra quelli ricevuti dal personale di corte.
Egli inoltre fu direttore del coro della chiesa di San Maurizio, dove furono eseguiti numerosi suoi lavori sacri prodotti nei suoi 32 anni trascorsi a Kroměříž. Nella registrazione del suo funerale (non è noto il giorno esatto in cui morì) viene riportato che morì a circa 60 anni.
Considerazioni sull'artista
Tutte le composizioni di Vejvanovský sopravvivono e sono conservate a Kroměříž. Dei 137 lavori presenti nell'inventario musicale del 1695, 127 risultano essere completi; tuttavia ne esistono molti altri di dubbia attribuzione.
Egli fece un considerevole uso della tromba nella sua musica; sia nelle composizioni vocali che in quelle strumentali scrisse per trombe e tromboni in una maniera tecnicamente superiore a quella della maggior parte dei suoi contemporanei. Un'eccezione tra questi fu Schmelzer, che Vejvanovský ebbe occasione di conoscere e col quale studiò per un certo periodo. La sua musica mostra diversi tratti tipici della scuola di Schmelzer e di altri compositori associati alla corte dell'imperatore Leopoldo I a Vienna.
Composizioni
Messe
N. Inventario
Titolo
Organico
Data composizione
Note
I/98
Missa brevis
4 voci, 2 violini, 2 trombe ad lib., 3 tromboni ad lib. e basso continuo
^Così viene in una lettera datata 15 giugno 1661 destinata all'amministratore E.F. Castelle, il quale era responsabile per la direzione delle varie attività presso la corte di Olomouc
Bibliografia
P. Nettl, Zur Geschichte der Musikkapelle des Fürstbischofs Karl Liechtenstein-Kastelkorn von Olmütz, Zeitschrift für Musikwissenschaft, vol. IV, pp. 485-96 (1921–2)
J. Sehnal, Spolecenský profil Pavla Vejvanovského podle kromerížských matrik, in Zprávy Vlastivedného ústavu v Olomouci, vol. CXX (1964)
D.L. Smithers, The Music and History of the Baroque Trumpet before 1721 (Londra, 1973)
J. Trojan, Modální prvky v nástrojové tvorbe Pavla Vejvanovského, in Hudební věda, vol. XV, pp. 234-45 (1978)
J. Sehnal, Trubaci a hra na prirozenou trompetu na Morave v 17. a 18. století, in Acta musei Moraviae, vol. LXXIII, pp. 175-207 (1988) e vol. LXXIV, pp. 255–68 (1989)
J. Sehnal, Hudba pro trompetu v 17. a 18. století na Morave, Acta musei Moraviae, vol. LXXV, pp. 173–203 (1990)
Musik des 17. Jahrhunderts und Pavel Vejvanovský (Kroměříž, 1993)
J. Sehnal e J. Pešková, Caroli de Liechtenstein-Castelcorno episcopi Olomucensis operums artis musicae collectio Cremsirii reservata, pp. 571-649 (Praga, 1998)
J. Sehnal, Pavel Vejvanovskýs Beziehungen zu Schlesien, in Untersuchungen und Darstellungen zur Musikgeschichte des ehemaligen Osterreichisch-Schlesien (Troppau, 1993)