A partire dal 21 febbraio,[5] quando i 35.000 uomini[6] al suo comando vennero investiti in pieno dall'attacco tedesco, partecipò alla battaglia di Verdun. Tentò in ogni modo di arginare il nemico, lanciando i suoi uomini in furiosi contrattacchi che si scontravano con la grande superiorità numerica dell'avversario. Il 23 febbraio i tedeschi avevano messo fuori combattimento due delle sue divisioni, catturando 10.000 prigionieri, 65 cannoni e 75 mitragliatrici.[7] Il giorno successivò lancio in azione 12 dei 14 battaglioni della riserva, spostò a destra del fronte la 14ª Divisione che stava coprendo Dieppe, e impiegò anche la 37ª Divisione coloniale[N 3] che perse in poco tempo il 40% degli effettivi.[7] La situazione fu salvata dall'arrivo in serata dei primi due reggimenti del XX Corpo d'armata[N 4] del generale Maurice Balfourier che coprirono 50 km in 36 ore.[7] Tentò subito di impiegare in azione gli uomini di Balfourier, ma dovette arrendersi al fatto che gli uomini non erano impiegabili in azione in quanto esausti e infreddoliti,[7] ma il nemico dovette rallentare l'avanzata a causa delle condizioni meteorologiche, dando il tempo al comandante dell'esercito francese, generale Joseph Joffre, di fare arrivare la IIe Armée[8] del generale Philippe Pétain che consentì ai francesi di fermare l'attacco quando i tedeschi lo ripresero il giorno 27.[9] Il 10 giugno 1918 fu messo in congedo, andando in disponibilità a partire dal 23 giugno.[2] Il 7 ottobre assunse il comando delle truppe alleate di occupazione della Bulgaria, incarico che mantenne fino al 10 agosto 1919, quando fu nuovamente messo in disponibilità.[2] Il 15 settembre andò nuovamente in congedo, per ritornare in disponibilità dal 15 dicembre al 3 febbraio 1921 quando fu definitivamente messo nei quadri della riserva.[2] Stabilitosi a Hancourt, nel 1932 divenne presidente della Société libre d'agriculture, sciences, arts et belles-lettres de l'Eure[2] a Évreux, lasciando l'incarico nel 1933 quando fu sostituito da Maurice Hervey.
Si spense il 6 maggio 1948.[2] Gli è stata intitolata una via di Verdun.
^All'epoca aveva 54 anni, e quindi era relativamente giovane per quel grado, ma apparteneva alla generazione dei giovani ufficiali che si erano fatti le ossa sui campi di battaglia.
^Tale grande unità era stata attivata il 10 agosto 1915.
^Tale divisione era composta da fucilieri e zuavi algerini.
^Tale unità era conosciuta anche come corps de fer, e all'inizio della guerra era al comando del generale Ferdinand Foch.
Bibliografiche
^Foto terza di copertina de Le Pays de France n.171, 24 janvier 1918, pag.3.
^abcdefghiCôtes Service historique de la Défense: 9 Yd 652 (dossier vide) et 13 Yd 675.
(FR) Général de Division Chrétien, in Musee des Etoiles, museedesetoiles.fr. URL consultato il 14 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2018).