Il fiume nasce come emissario del lago Orava, un bacino creato da una diga nel 1953 nei pressi del confine con la Polonia. Il bacino è alimentato dall'Orava Bianca, che scorre in Slovacchia, e dall'Orava Nera, proveniente dalla vicina Polonia.
Il corso del fiume si sviluppa in valli caratterizzate da flysch, erose in forme serpeggianti e sovrastate da scogliere calcaree a formare paesaggi molto pittoreschi quali il panorama circostante il castello di Orava. Scorrendo verso sud-ovest l'Orava forma anse sempre più ampie nella vallata delimitata dai Tatra Occidentali a sud-est e dalla Piccola Fatra a nord-ovest.
L'Orava sfocia infine nel fiume Váh nei pressi di Námestovo, alle pendici della Grande Fatra, ed entra a far parte del sistema fluviale del Danubio.
La lunghezza totale del fiume è di 60,9 km; il bacino idrografico è pari a 1991,80 km², quasi interamente in territorio slovacco.
Storia
I primi documenti dove viene menzionato il nome del fiume risalgono al 1287. Nel 1953 fu costruita una diga in corrispondenza della confluenza dell'Orava Bianca e dell'Orava Nera che dette origine al lago Orava, il più grande della Slovacchia[1].
Nel 1997 l'intero corso del fiume fu dichiarato area protetta di livello 4[2], mentre nel 1998 l'Orava e i suoi tributari sono stati inclusi nella lista dei siti protetti dalla Convenzione di Ramsar[3].
Note
^(EN) Orava Reservoir, su oravatic.sk. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).