Il nome di oranti di Tell Asmar è attribuito al ritrovamento delle 12 statuette votive di origine sumera, rinvenute tra il 1933 e 1934 durante una campagna archeologica in Iraq. Risalgono ad un periodo compreso tra il 2900 a.C. e il 2500 a.C. e variano in altezza da 21 cm a 72 cm. Queste non rappresentano altro che fedeli in posizione di preghiera e venivano collocate nei luoghi di culto in modo da rappresentare le persone reali che, per via delle loro occupazioni, non avrebbero potuto adempiere al loro debito di preghiera.[1][2]
Il tesoro è stato scoperto in un tempio dedicato ad Abu, l'antico dio della fertilità del Vicino Oriente. Le prove dalle rovine della prima dinastia a Khafajah suggeriscono che le statue potrebbero essere state disposte lungo le pareti del santuario sul pavimento o su una bassa panca di mattoni di fango prima di essere sepolte.[3]
Evans, Jean. 2012. The Lives Of Sumerian Sculpture: An Archaeology of the Early Dynastic Temple. Chicago: University of Chicago.
Evans, Jean. 2007. The Square Temple at Tell Asmar and the Construction of Early Dynastic Mesopotamia, ca. 2900-2350 B.C.E. American Journal of Archaeology 4: 599-632.
Frankfort, Henri. 1939. Sculpture of the 3rd Millennium B.C. from Tell Asmar and Khafajah. The University of Chicago, Oriental Institute Publications 60. Chicago.
1943. More Sculpture from the Diyala Region. The University of Chicago, Oriental Institute Publications 60. Chicago.
Jacobsen, Thorkild, "God or Worshipper", in Essays in Ancient Civilization Presented to Helene J. Kantor, edited by A. Leonard Jr. and B.B. Williams, p 125-30. Chicago. 1989.
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