La famiglia Nehru-Gandhi (in devanagariनेहरू-गांधी परिवार) è un'importante famiglia di politici indiani che tradizionalmente domina il partito del Congresso Nazionale Indiano e l'intera politica indiana.
La "dinastia", iniziata con Motilal Nehru, ha visto tre suoi membri succedersi nella carica di Primo ministro dell'India: il figlio di Motilal Jawaharlal Nehru (dal 1947 al 1964), sua figlia Indira Gandhi (1966-1977 e 1980-1984), e il figlio di quest'ultima Rajiv Gandhi (1984-1989). Il cognome Gandhi non è riconducibile al più famoso Mahatma Gandhi, ma al marito di Indira, Feroze Gandhi, il quale non aveva alcun legame di parentela con il Mahatma.
Le succedette quindi il figlio maggiore, Rajiv Gandhi, che restò primo ministro dal 1984 al 1989.[1] Anche Rajiv venne ucciso, nel 1991, in un attentato dalle Tigri Tamil, durante la campagna elettorale.[1] La famiglia Gandhi è stata quindi assente dalla politica indiana fino al 1998, quando Sonia Maino, vedova di Rajiv, di nascita italiana, divenne presidente del partito[1] e, dopo le elezioni parlamentari indiane del 1999, leader dell'opposizione. Da presidente del partito, Sonia guidò quindi il Congresso a un'inaspettata vittoria alle successive elezioni del 2004,[1] ma rinunciò all'incarico di primo ministro in favore di Manmohan Singh. Alle stesse elezioni del 2004, fu inoltre eletto per la prima volta in parlamento il figlio di Rajiv e Sonia, Rahul Gandhi; Rahul è quindi il candidato a primo ministro per il Congresso nelle elezioni parlamentari indiane del 2014.