Si individua con facilità, grazie alla sua luminosità e alla presenza della stellaζ Puppis nelle vicinanze: l'ammasso sta infatti 2,5 gradi a nord-est di questa stella; si presenta come un insieme molto esteso di stelle azzurrognole, le cui componenti principali sono di ottava e nona magnitudine. Con un binocolo come un 10x50 si è dunque già in grado di individuare e risolvere alcune delle componenti principali dell'oggetto. Un binocolo 20x80 o un telescopio da 80mm con un oculare a basso ingrandimento consente di risolvere l'ammasso completamente. Date le sue grandi dimensioni apparenti, ingrandimenti oltre i 70x si rivelano spesso non adatti alla sua osservazione.
La declinazione moderatamente australe di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero sud, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini elevate; dall'emisfero boreale la sua osservazione risulta piuttosto penalizzata dalle regioni situate a latitudini medie settentrionali ed è invisibile alle alte latitudini.[4] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra dicembre e aprile.
NGC 2546 è un ammasso moderatamente ricco e piuttosto disperso, con alcune decine di stelle sparse su un diametro di circa 40'; la sua distanza è stimata attorno ai 919 parsec (circa 3000 anni luce)[2] ed è quindi situato sul Braccio di Orione, al di là della Nebulosa di Gum e in una regione prossima al grande sistema nebuloso del Vela Molecular Ridge.
L'ammasso si osserva in direzione della ricchissima Via Lattea della Poppa, un tratto relativamente poco oscurato e interessato dalla presenza di alcune delle stelle più luminose appartenenti alla Cintura di Gould; come la gran parte degli ammassi aperti osservabili nella costellazione, anche questo è piuttosto giovane: con un'età stimata sui 30 milioni di anni è infatti simile soprattutto a NGC 2264, nella costellazione dell'Unicorno,[3] anche se non mancano stime che riportano un'età di 74 milioni di anni.[2] All'ammasso sembrano appartenere una quarantina di stelle, tutte calde e bianco-azzurre, sparse su un'area di cielo dal diametro di circa 40'; fra queste sono state scoperte tre stelle di tipo Ap, ossia particolarmente ricche di alcuni metalli e in rotazione molto lenta.[3] Nelle foto a lunga posa si può evidenziare parte della vasta nebulosità nota come Nebulosa di Gum, un antico resto di supernova che ricopre parte della Poppa e delle Vele.
^Una declinazione di 38°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 52°; il che equivale a dire che a sud del 52°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 52°N l'oggetto non sorge mai.