Il Museo d'arte di Tolone è uno dei centri di conservazione e di esposizione delle collezioni municipali della Città di Tolone.
Collocato in un edificio della fine dell'800, esso dispone di un patrimonio di quasi 3000 opere, comprendente oggetti archeologici, pitture che vanno dal 1400 al 1900, opere contemporanee degli anni '60, nonché centinaia di fotografie.
Storia dell'edificio
Come molte città francesi, nella seconda metà del XIX secolo Tolone conobbe dei notevoli cambiamenti architettonici e urbanistici.
Dal 1852 la demolizione delle mura nord della città, trasformate in un ampio viale (Boulevard Napoléon, oggi Boulevard de Strasbourg), permise una vasta urbanizzazione con quartieri di lusso, fra il nuovo viale e la nuova stazione ferroviaria, l’attuale « Haute Ville », edificata nel più puro "stile Haussmann", con monumenti simbolici, detti anche "di socialità".
Così la Piazza d'Armi (oggi Piazza della Libertà) venne inaugurata nel 1852, seguita dal Teatro dell'Opera di Tolone nel 1862.
Il progetto di costruzione di un museo d'arte era da anni nei programmi delle varie giunte municipali che si susseguivano, ma veniva sempre respinto. Peraltro Tolone disponeva di un discreto patrimonio artistico (103 quadri e 116 sculture, catalogati nel 1846) che veniva esposto solo in qualche sala del Municipio.
La decisione definitiva di costruire il museo fu presa finalmente nel 1880 (o 1882) grazie alla volontà del nuovo sindaco Henri-Armand Dutasta, che diede il via ad una serie di grandi lavori per la città (collettori fognari, approvvigionamento dell'acqua potabile, case popolari, nuovi centri in periferia, creazione di nuovi e larghi assi viari, realizzazione di una linea tranviaria nel 1886). Tolone conobbe allora un deciso incremento demografico che richiese, e a sua volta provocò, vari rinnovamenti e dinamismi urbani. In questo quadro il museo cittadino fu edificato e quindi inaugurato nel 1888.
L'architettura
Come altri edifici monumentali simili costruiti all'epoca, questo palazzo era destinato ad accogliere tre istituzioni: il museo d'Arte, il museo di Storia naturale e la Biblioteca.
La progettazione e la realizzazione del monumentale edificio fu affidata all'architetto tolonese Gaudensi Allar (1841-1904). Questi impostò il progetto su una pianta ad U che permetteva di porre in vista tre facciate del museo e di offrire alla vista di coloro che transitavano lungo il nuovo viale un piccolo giardino alla francese e una fontana.
Allar optò (siamo nel periodo dell'eclettismo architettonico) per uno "stile" che si richiamava al Rinascimento italiano, con due notevoli "logge" nel corpo principale dell'edificio, al piano terreno e al piano sovrastante. Dotate di cinque archi a tutto sesto, esse inondano di luce le gallerie e l'immensa scalinata a doppia imperiale che conduce al piano superiore. Questi spazi di percorrenza e di osservazione offrivano inoltre un ambiente adatto alle discussioni e alle dispute sociali allora molto in voga.
Sui tre lati delle ali laterali dell'edificio, più massicce e dotate da rinforzi ornamentali sugli angoli, si aprono delle larghe aperture ad arco finestrate. I loro avancorpi sono sormontati da un piano attico caratterizzato da piccole aperture quadrate, alternate a 12 medaglioni in smalto policromo.
Inoltre, questi due corpi laterali che fiancheggiano le logge sono collegati ad esse da archi a quattro cariatidi in pietra, scolpite da André Allar (1845-1926), (fratello dell’architetto, che ricevette per questo lavoro la somma di 12.000 franchi).[1] Il padiglione occidentale (lato museo) è decorato con allegorie della Pittura e della Scultura, mentre il padiglione (o ala) orientale (lato biblioteca) accoglie le allegorie della Poesia e della Storia.
Non mancano, infine, decorazioni inerenti alla città e alla regione.
Le allusioni alle ricchezze agricole e marine del territorio abbondano sotto forma di elementi decorativi in altorilievo: cesti e ghirlande di fiori e frutta, rami d'olivo, delfini, tridenti, conchiglie, etc.
Infine, posto al centro della balaustrata di coronamento del corpo centrale a logge, nel punto più alto e centrale dell'intero edificio, si può notare lo stemma di "Port-la-Montagne" (nome col quale fu ribattezzata la città nel 1793, dopo aver perso la qualifica di Capoluogo), affiancato ai due lati dalle statue di una giovane contadina e di un pescatore.
Jean Henry detto "Henry d’Arles" (Arles 1734 – Marsiglia 1784): Entrée de port,[17] - Marine pittoresque.[18]
Simon Julien (Tolone 1735 – Parigi 1800) : Mort de Virginie, olio su tela,[19] - Autoportrait, olio su tela,[20] - Portrait de Laurent et Geneviève Declar - Triomphe d'Aurélien, olio su tela,[21] - Composition allégorique sur les arts, penna a inchiostro bruno, lumeggiature a tempera bianca su carta camoscio. - Moïse recevant les tables de la loi, acquaforte su carta.[22]
Auguste Aiguier (Tolone 1814 – La Garde 1865): Soirée d'automne aux Catalans, Marseille, olio su tela.[29] - Les Tamaris, rade de Toulon, olio su tela.[30] - Le passage pris à Riemay, olio su tela.
Charles Adolphe Bonnegrace (Tolosa 1808 – Montmirail 1882): Jeune Femme en robe noire, olio su tela.[31] - Autoportrait, olio su tela.[32] - Portrait de M. Pons Peyruc, olio su tela.[33] - Portrait de M.me Pons Peyruc, olio su tela.[34]
François Bonvin (Parigi 1817 – Saint-Germain-en-Laye 1887): Nature morte
Fabius Brest (Marsiglia 1823 – 1900): Le Plan d'Aups
Louis Carrand (Lione 1821 – 1899): Paysage, olio su legno
Alfred Casile (Marsiglia 1848 – 1909): Bord de l'Escaut à Anvers, olio su tela.[35]
Louis Cauvin (Tolone 1816 – 1900): Le Brusc, olio su tela.[36] - Les moines à la Sainte-Baume - Baie de Magaud, olio su tela.[37] - Retour de pêche aux Sablettes, acquarello.[38]
Charles Ferdinand Ceramano (Tielt 1831- Barbizon 1909): Charlemagne et Roland au mont Ussy, olio su tela.
Jules Chéret (Parigi 1836 - Nizza 1932): Femme à l'éventail, pastello su tela.[39]
Camille Claudel (La Fère en Tardenois 1864 – Montfavet 1943)
Vincent Courdouan (Tolone 1810 – 1893): Le Combat du Romulus, olio su tela.[40] - Rade de Toulon, vue des Sablettes - La Vallée des angoisses, olio su legno.[41] - La Ponche à Saint-Tropez - Les bords de l'Argens - olio su tela.
Eugène-Baptiste Emile Dauphin (Tolone 1857 – Parigi 1930): Les Sablettes, olio su tela.[42] - La Patache, olio su tela,[43] - Clair de lune, olio su tela. - La rade de Toulon,olio su tela.[44]
Jacques-Louis David (Parigi 1748 – Bruxelles 1825): Portrait de Zénaïde et Charlotte Bonaparte, olio su tela.[45]
Marius Engalière : Vue Générale de Grenade prise sur la route de Malaga, olio su tela.[47] Questo quadro è la replica in formato ridotto di quello presente nel Museo di belle arti di Marsiglia.
Octave Gallian (Tolone 1855 - Parigi 1918): Femme à la sellette - Jeune fille assise au Mourillon - Portrait de Marie Chabaud
Gustave Garaud (Tolone 1844 - Nizza 1914): Bord de rivière, olio su tela.[48]
Prosper Grésy (Boulogne-sur-Mer 1804 – Nizza 1874): Paysage avec lavandières
Jean-Baptiste Paulin Guérin (Tolone 1783 – Parigi 1855): Portrait de Madame Guérin - Portrait de Madame Guérin, jeune fille - Portrait de la femme de l'artiste - Portrait d'Isabelle Guérin - Anchise et Vénus, ou les amours de Pâris et Hélène, olio su tela.[49]
François Nardi (Nizza 1861 – Tolone 1936): La rade de Toulon, effet de mistral, olio su tela.[55] - Tartane rouge au fond du port et quai de la consigne, olio su tela
Isidore Patrois (Noyers 1815 - Parigi 1884): Le Printemps de la Vie, Jeunes Filles russes, olio su tela.[56]
Paulin Bertrand (Tolone 1852 – La Garde 1940): Les pins penchés à Carqueiranne - Napolitaine au tambour basque
Jean Pezous (Tolone 1815 – Parigi 1885): Interrogatoire de police, carboncino a rilievo di gesso bianco su carta camoscio.[57] - La partie de dames, olio su pannello - Cavaliers jouant aux cartes, olio su cartone
Raphaël Ponson (Solliès-Pont 1835 – Marsiglia 1904): Sous-bois à Sainte-Marguerite - Le retour des pêcheurs, olio su tela.
Camille Roqueplan (Mallemort 1803 – Parigi 1855): Coup de vent et diligence (1839), olio su tela
Adélaïde Salles-Wagner (Dresda 1825 - Parigi 1890): Sainte Madeleine bercée par les anges (1868), olio su tela.[59]
Charles de Tournemine (Tolone 1812 – 1872): Rue conduisant au bazar à Chabran-el-Kébir, olio su tela.[60]
Hendrick Voogd (Amsterdam 1766 o 1767 – Roma 1839): Paysage d'Italie, olio su tela
Félix Ziem (Beaune 1821 – Parigi 1911): Effet de soleil à Venise, olio su tela.[61] - Venise, Notre-Dame de la Salute, olio su tela.[62] - Le Bucentaure, olio su tela.[63] - Bords du Bosphore, olio su tela.[64] - Bord de mer - L'église des Gesuati, La Giudecca, olio su tela
Gabriel Amoretti (Tolone 1861 – La Valette 1947): Berger et troupeau, olio su tela,[65] - La vieille darse à Toulon, disegno a inchiostro nero su carta bruna.[66]
Charles Camoin (Marsiglia 1879 – Parigi 1965): Paysage du Cap-Brun aux grands pins, olio su tela.[67] - Tartanes à quai à Saint-Tropez, olio su tela.[68]
Auguste Chabaud (Nîmes 1882 – Graveson 1955): La corniche à Marseille, disegno con matite colorate su carta.[69] - L'étang de Berre, olio su cartone.[70]
Émile-René Ménard (Parigi 1862 – 1930): Aigues-Mortes, olio su tela.[71] - Paysage de Provence o Bormes-les-Mimosas, olio su tela[72] - Le Marais des Lecques, olio su tela - Le Temple de Kerdasa, olio su tela - Hylas, pastello su cartone.[73]
Louis Nattero (Tolone 1875 – Martigues (?) 1915): La Patache dans le port de Toulon
Louis-Mathieu Verdilhan (Saint-Gilles-du-Gard 1875 – Marsiglia 1928): Littoral Varois, olio su tela.[74] - Village de Provence, olio su tela,[75] - Coin de parc, olio su tela,[76] - Paysage, Aix-en-Provence
Lo scarso spazio disponibile[77] per le esposizioni (solamente 3 sale accessibili al pubblico) non permette di valorizzare compiutamente la ricchezza attuale delle collezioni.
Oggi, dunque, nessuna sala è destinata ad una presentazione stabile di elementi del patrimonio. Il museo, pertanto, espone le sue opere a rotazione, in occasione di esposizioni tematiche e in alternanza con mostre temporanee annuali che vengono realizzate affiancando opere del patrimonio ad opere prestate da altri musei.
2009 (Maggio–novembre): Arte contemporanea (dalle collezioni permanenti).
2007 : Dialogo con le collezioni.
2007 : Il museo rivela le sue collezioni.
2006 : Pierre Buraglio… des bleus.
2006 : Il porto di Tolone, la rada e i suoi dintorni. Sezione I e II.
2005 : Il ritratto nelle collezioni.
2005 : Paesaggio dipinto e paesaggio fotografato (collezioni permanenti).
2005 : Jean-Pierre Le Boul’ch – Retrospettiva.
2004 : I nostri liberatori. Il luogo delle truppe coloniali nello sbarco in Provenza.
2004 : Maria Maddalena contemporanea.
2004 : Dupin – Hébréard – Triger
2003 (1 febbraio – 4 maggio): L'Uomo e il suo ambiente nell'Antichità, 1000 anni di sfruttamento delle risorse naturali nel Var (IV sec. a.C. – VI sec. d.C.).
2003 (1 febbraio – 23 maggio): Panorama sulle riserve.
2003 (3 aprile – 6 maggio): Corrispondenze, Jean-Noël László e Gérard Cartier. Esposizione urbana.
2002 (Marzo - settembre): Uno sguardo sulle collezioni.
2002 (25 maggio): Pittura e moda, collezione estate 2002. Isabelle Agnel Gouzy e degli artisti plastici contemporanei. (Georges Autard, Nicole Benkemoun, Olivier Bernex, Colette Cauvin, Régine Coulomb, Raoul Hébrard, Piotr Klemensiewicz, Sophie Menuet, Serge Plagnol, Jean-Jacques Surian, Solange Triger).
2002 (17 giugno – 29 settembre): Sopetto di "Nostalgérie" / L'Algeria vista da alcuni pittori (proprietà Marcel Philibert, collezioni permanenti, gallerie Estades).
2002 (21 giugno – 20 ottobre): Henry Comby, opere dal 1952 al 2002.
2001-2002 (autunno-inverno): Beatrix Von Conta - La scorza del tempo.
^Quando il museo fu progettato il numero di opere costituenti il patrimonio iniziale era assai inferiore a quello odierno.
Bibliografia
(FR) Jean-Roger Soubiran, André Alauzen, André Bourde, Marie-Claude Homet, Marie-Christine Gloton, Pierre Lesage, La peinture en Provence dans les collections du Musee de Toulon du XVIIe au debut du XXe siècle, Toulon, Musée de Toulon, 1985, SBNNAP0269818.
(FR) Jean-Roger Soubiran, Denise Jasmin, Jean-Jacques Gloton, Jacques Foucart e Jean-Claude Lesage, Le musée a cent ans, Toulon, Musée de Toulon, 1989, SBNNAP0269204.
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