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Motivo: Molte delle note ormai rimandano a link rotti, e molto probabilmente ci troviamo di fronte ad una Ricerca Originale dato che è molto difficile trovare un filo comune che colleghi i muri citati (se non una presunta definizione generalista di "vergogna") e soprattutto di note e fonti che confermino tale tesi
Muro della vergogna è una locuzione utilizzata per definire con la accezione critica varia, struttura nel mondo. La vergogna si riferisce, a seconda dei casi, a coloro che ne hanno curato la costruzione, ai popoli che ne hanno sofferto le conseguenze e alle circostanze a scopi che ne hanno portato all'edificazione.
Storia del termine
Il nome è stato usato per la prima volta nel 1961, dopo la costruzione del muro che separava Berlino Occidentale da Berlino Orientale da parte del governo della Repubblica Democratica Tedesca. Da esso denominato "Muro di protezione anti-fascista", i berlinesi lo chiamarono Schandmauer, che significa letteralmente, "Muro della vergogna"[1].
Questo muro, generalmente conosciuto come Muro di Berlino, venne definito "Muro della vergogna" anche al di fuori della Germania, in un articolo che fu pubblicato sulla rivista Time Magazine nel 1962[2]. Poco tempo dopo, il presidente degli Stati UnitiJohn F. Kennedy si riferì esplicitamente al muro come "Muro della vergogna" nel suo discorso annuale del 14 gennaio 1963 davanti al Congresso degli Stati Uniti.
Si è talvolta ricorsi a questa locuzione anche per definire i casi in cui il muro sia stato usato come strumento per la denuncia pubblica di fatti o persone, come supporto per l'affissione di fotografie o nomi, che venivano così esposti pubblicamente.
In particolare sono oggetto di questa definizione i muri costruiti per impedire o ostacolare il passaggio di civili tra diversi territori o che, costruiti per ragioni militari, abbiano anche coinvolto le popolazioni.
La costruzione di muri a divisione di territori è un argomento fortemente dibattuto. Coloro che ne sostengono l'uso, giustificano tale misura con motivi eccezionali di sicurezza.
Il Muro della Vergogna eretto in Italia, sul Passo di Sant'Osvaldo, tra Cimolais ed Erto, a seguito del Disastro del Vajont. Ufficialmente allestito per "prevenire altre ondate", il muro fu smantellato nell'autunno 1998, e fu criticato per aver impedito il ritorno degli sfollati.