Alle elezioni del 1953 il movimento come Humana Civilitas si presenta solo in tre collegi del Senato (Torino centro, Biella, Ivrea) candidando Olivetti e ottenendo 39.912 voti (10,19%), insufficienti per ottenere un seggio a palazzo Madama.
L'11 aprile 1956, la Lista Comunità si presentò alle elezioni comunali ad Ivrea con Adriano Olivetti come candidato sindaco e in lista l'ex sindaco Umberto Rossi e il motociclista Ermanno Ozino[2], la lista vinse le elezioni e Olivetti venne nominato sindaco dal Consiglio Comunale con 18 voti su 20[3].
Olivetti si dovette dimettere da deputato il 23 ottobre 1959 per incompatibilità col suo ruolo nella giunta tecnico-consultiva dell'INA-Casa. Gli subentrò il 12 novembre Franco Ferrarotti che poi aderì al PSDI. Tre mesi dopo moriva improvvisamente Olivetti.
Il 10 settembre 1961 il Comitato Centrale del Movimento Comunità riunito a Milano approvò la «rinuncia alla lotta politica elettorale attraverso una propria organizzazione» invitando al contempo i propri iscritti a continuare a far politica «nell'ambito della tradizionesocialistafabiana».