La nuova Marina ha raccolto in eredità le unità navali appartenenti precedentemente alla Repubblica Federale di Jugoslavia, devoluta poi in Serbia e Montenegro, che con la dissoluzione finale ha perso ogni sbocco al mare. Oltre che contribuire a preservare l'indipendenza nazionale del Montenegro e la sovranità sulle sue acque territoriali, le forze navali montenegrine partecipano abitualmente alle manovre di addestramento delle unità della NATO e delle nazioni europee affacciate sul mar Adriatico; alcuni marinai montenegrini sono stati imbarcati su navi alleate durante la missione Atalanta[1].
Organizzazione
Seconda forza armata del Montenegro come numero di effettivi, la MVCG schiera 350 uomini suddivisi tra un quartier generale con sede ad Antivari e tre centri operativi delle dimensioni di una compagnia: pattugliamento e sorveglianza costiera (che raccoglie le principali unità da combattimento); ricerca e soccorso e supporto logistico; addestramento. È poi presente anche un plotone di fanteria di marina[2].
Oltre ad Antivari, le forze navali montenegrine utilizzano come base operativa il porto di Castelnuovo.
Unità in servizio
La Marina montenegrina è interamente equipaggiata con unità navali già appartenenti alle forze navali della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, sopravvissute alla sua dissoluzione e transitate per le sue varie incarnazioni; solo i due gommoni a chiglia rigida Valiant 620PT in dotazione al plotone dei fanti di marina non sono di origine jugoslava ma provengono dal Regno Unito[2].
La punta di diamante della flotta montenegrina è rappresentata dalle due fregate della classe Kotor P-33 (già Kotor) e P-34 (già Novi Sad, a sua volta già Pula): armate con missili antinave P-15 e antiaerei Osa, rappresentano il sistema d'arma più avanzato ed efficace del Montenegro, ma risultano ormai sovrabbondanti per le reali esigenze del Paese e sono state ritirate dal servizio nel 2020.
Bellicamente efficienti sono anche le due motocannoniere missilistiche della classe Končar RTOP-405 Jordan Nikolov Orce e RTOP-406 Ante Banina, sottoposte a un ciclo di lavori di aggiornamento conclusosi nel 2019 che ha comportato la loro conversione in pattugliatori privi di armamento missilistico[2].