I monti si allungano per circa 1 200 km[1] in un grande arco tra i fiumiLena e Tompo (affluente dell'Aldan) a occidente, e la Jana ad est. L'altezza maggiore (2 283 m) è quella di una vetta senza nome nella cresta dei monti Orulgan.[1] La catena, che ha una larghezza che va dai 100 ai 250 km.[1], segna il confine tra la placca eurasiatica e quella nordamericana. A sud-est si divide in due ulteriori speroni divergenti: quello dei monti Sette-Daban (a sud) e dei Suntar-Chajata (a est).[1]
I monti di Verchojansk si suddividono in molte altre catene (qui elencate da ovest a est).
I fiumi nelle zone montuose sono generalmente ghiacciati tra settembre e maggio.
Clima
Il clima è caratterizzato da inverni molto lunghi (fino a 9 mesi). La temperatura media di gennaio è di circa -37 °C. Il permafrost è diffuso ovunque, con la presenza di ghiaccio perenne (naled') nelle valli fluviali.[1]
Dato il clima rigidissimo (si toccano le temperature più basse dell'emisfero nord della Terra), le montagne sono praticamente spopolate; i pochissimi centri abitati sono centri minerari, per consentire lo sfruttamento dei depositi di piombo, zinco, argento e carbone.
Flora
Sui pendii della taiga di montagna e sui suoli di permafrost-taiga, ci sono foreste di larice dauriano, alternate a seconda delle altezze a boschetti di ontano verde (Alnus viridis fruticosa), pino nano siberiano, betulla nana e salice polare; nella tundra (oltre 50% del territorio) su terreni argillosi pietrosi prevalgono licheni e piante arbustive. Sulle cime delle catene montuose è presente un freddo deserto artico. Nella parte meridionale sono molto diffusi sui pendii i prati della steppa.[1]