Miyuki (cacciatorpediniere)

Miyuki
Descrizione generale
TipoCacciatorpediniere
ClasseFubuki
ProprietàMarina imperiale giapponese
Ordine1923
CantiereUraga
Impostazione30 aprile 1927
Varo29 giugno 1928
Completamento29 giugno 1929
Destino finaleAffondato il 29 giugno 1934 per collisione a sud dell'isola di Cheju
Caratteristiche generali
Dislocamento~ 1978 t
A pieno carico: 2090 t
Lunghezza118,41 m
Larghezza10,36 m
Pescaggio3,2 m
Propulsione4 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (50000 shp)
Velocità35 nodi (66,5 km/h)
Autonomia4700/5000 miglia a 15/14 nodi (8700/9200 chilometri a 28,5/26,6 km/h)
Equipaggio197
Armamento
Armamento
  • 6 cannoni Type 3 da 127 mm
  • 9 tubi lanciasiluri Type 12 da 610 mm
  • 2 mitragliatrici Lewis da 7,7 mm
  • 2 lanciatori di bombe di profondità Type 81
  • 18 mine
Note
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da: [1][2][3]
Fonti citate nel corpo del testo
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Il Miyuki (吹雪? lett. "Neve profonda")[4], sino al 1º agosto 1928 denominato 42-Gō kuchikukan (第42駆逐艦? lett. "cacciatorpediniere Numero 42"), è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, settima unità appartenente alla classe Fubuki. Fu varato nel giugno 1928 dal cantiere di Uraga e assegnato all'11ª Divisione, ma andò perduto nel giugno 1934.

Servizio operativo

Il cacciatorpediniere Miyuki fu ordinato nell'anno fiscale edito dal governo giapponese nel 1923, inizialmente con la denominazione "cacciatorpediniere Numero 42" (42-Gō kuchikukan in lingua giapponese). La sua chiglia fu impostata nel cantiere navale di Uraga il 30 aprile 1927 e il varo avvenne il 29 giugno 1928; fu completato il 29 giugno 1929 e il 1º agosto 1928 aveva assunto il suo nome definitivo, avendo la Marina imperiale abbandonato alla data il sistema di nomenclatura del naviglio leggero con soli numeri.[3] La nave formò con il Fubuki, l'Hatsuyuki e lo Shirayuki l'11ª Divisione, dipendente dalla 3ª Squadriglia della 1ª Flotta.[5]

La carriera del Miyuki fu comunque breve: il 29 giugno 1934, a sud dell'isola coreana di Cheju (33°00′N 125°30′E), entrò in collisione con il cacciatorpediniere Inazuma appena immesso in servizio e affondò nonostante gli sforzi per trainarlo o farlo arenare. Il 15 agosto dello stesso anno, perciò, il suo nome fu depennato dai registri della Marina imperiale.[3]

Note

  1. ^ Mark E. Stille, Imperial Japanese Navy Destroyers 1919-1945, Vol. 1, Oxford, Osprey, 2013, pp. 21-22, 24 e 30-32, ISBN 978-1-84908-984-5.
  2. ^ (EN) Fubuki Destroyers (1928-1932), su navypedia.org. URL consultato il 23 marzo 2016.
  3. ^ a b c (EN) Materials of IJN (Vessels - Fubuki class Destroyers), su admiral31.world.coocan.jp. URL consultato il 23 marzo 2016.
  4. ^ (EN) Japanese Ships Name, su combinedfleet.com. URL consultato il 28 febbraio 2016.
  5. ^ (EN) IJN Tabular Record of Movement: Fubuki, su combinedfleet.com. URL consultato il 23 marzo 2016.

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