Massime Eterne

Massime Eterne
AutoreAlfonso Maria de' Liguori
1ª ed. originale1728
Generelibro spirituale e ascetico
Lingua originaleitaliano

«In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.
Vi adoro, mio Dio, e vi amo con tutto il cuore...»

Massime Eterne è uno dei più noti libri classici di spiritualità e ascetismo di sant' Alfonso Maria de' Liguori, dottore della Chiesa, scritto nel 1728; l'opera può essere considerata il «germe» dell'Apparecchio alla morte che l'autore scrisse successivamente[1].

Papa Pio X sul letto di morte all'alba del 20 agosto 1914
Lúcia dos Santos (al centro) con i cugini Francesco Marto e Giacinta Marto in preghiera recitando il rosario a Fatima in Portogallo nel 1917

Caratteristiche e contenuto

Nel libro sono presenti le preghiere del mattino, le preghiere comuni, le preghiere della sera[2].

Le meditazioni di ciascun della settimana in cui Sant' Alfonso espone il tema dei Novissimi[3]:

  • Prima della meditazione
  • Dopo la meditazione
Lunedì: Fine dell'uomo
Martedì: Malizia del peccato mortale
Mercoledì: Morte e Giudizio
Giovedì: Inferno ed eternità delle pene
Venerdì: Passione di Gesù Cristo
Sabato: Il Paradiso
Domenica: La Sacra Famiglia[4]

Prosegue con altre pie pratiche come la Santa messa, la confessione, la santa comunione, la via crucis, al Sacro cuore di Gesù, al Santissimo Nome di Gesù, il S. Rosario, litanie della Madonna, Allegrezze alla Beata Vergine, la preghiera a Maria Addolorata, la preghiera alla B.V. di M. Berico, la Supplica alla Regina del S. Rosario di Pompei (nelle più recenti edizioni), la Novena dell'Assunzione di Maria, la novena dell'Immacolata Concezione, dolori e allegrezze del Patriarca S. Giuseppe, Preghiere ai Santi, Salmi-Inni-Cantici[5].

L'opera è utile per la formazione e per la preghiera dei cattolici.

Edizioni

Note

  1. ^ Alfonso Maria de' Liguori, Introduzione, in Opere Ascetiche IX Apparecchio alla morte e opuscoli affini testo critico, Introduzione e note a cura di Oreste Gregorio C. SS.R., Edizioni di Storia e Letteratura, 1965, p. XIII.:«Più che imbottire le teste di speculazioni teologiche si preoccupava di colmare i cuori di amore a convincere durevolmente. Con questi criteri pubblicò verso il 1728 il libriccino Massime eterne, che in certa maniera può considerarsi il germe dell'Apparecchio alla morte
  2. ^ Alfonso Maria de'Liguori, Massime Eterne, Cangini - Filippi & Figli Vicenza, 1941, pp.1- 21.
  3. ^ Alfonso Maria de' Liguori, Introduzione, in Opere Ascetiche IX Apparecchio alla morte e opuscoli affini testo critico, Introduzione e note a cura di Oreste Gregorio C. SS.R., Edizioni di Storia e Letteratura, 1965, p. L III.:«Opuscoli Affini - I - Massime Etene - Le sette meditazioni sui Novissimi, intitolate da s. Alfonso Massime eterne, costituiscono la sua produzione ascetica più antica, come i biografi ritengono pacificamente.»
  4. ^ Alfonso Maria de'Liguori, Massime Eterne, Cangini - Filippi & Figli Vicenza, 1941, pp.22,40.
  5. ^ Alfonso Maria de'Liguori, Massime Eterne, Cangini - Filippi & Figli Vicenza, 1941, pp.41- 316.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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