Massellenda

Santa Massellenda

Vergine e martire

 
Mortepresso Cambrai, 13 novembre 670
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza13 novembre

Massellenda, o Maxellendis (... – 13 novembre 670), è una martire cristiana. Il suo culto, con il titolo di santa, è attestato sin dal VII secolo.

Biografia

Secondo una Vita Maxellendis risalente al IX secolo, visse al tempo del vescovo Vindiciano: nacque nel contado di Cambrai dai nobili Umlino e Amaltrude e fu un promessa in sposa ad Arduino.[1]

Il giorno del placitum, la cerimonia in cui le famiglie degli sposi si riunivano per contare la dote e impegnarsi al matrimonio, Massellenda dichiarò di essere già promessa ad un altro uomo, Cristo, ma il padre non ne tenne conto e si obbligò a darla in sposa ad Arduino.[2]

Prima del matrimonio, mentre i genitori erano ospiti a un banchetto a cui Massellenda si era rifiutata di partecipare preferendo una vita di ritiro e penitenza, Arduino irruppe in casa con l'intenzione di rapire la promessa sposa; mentre cercava di resistere nascondendosi in un baule, Massellenda fu trafitta dalla spada di Arduino e morì.[2]

Il culto

Onorata come martire uccisa in difesa della sua verginita, fu inizialmente sepolta nella chiesa di San Sulpizio a Pommereuil ma verso il 673 il vescovo Vindiciano procedette alla traslazione delle sue reliquie nella chiesa di San Vedasto a Caudry, presso cui fu fondato un monastero doppio.[2]

Le sue spoglie furono poi trasferite in San Martino presso Cambrai e, nel IX secolo, nella cattedrale cittadina; una parte della sue reliquie fu portata nella chiesa di Sant'Andrea di Le Cateau-Cambrésis.[2]

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 13 novembre.[3]

Note

  1. ^ Henri Platelle, BSS, vol. IX (1967), col. 237.
  2. ^ a b c d Henri Platelle, BSS, vol. IX (1967), col. 238.
  3. ^ Martirologio romano (2004), p. 874.

Bibliografia

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, LEV, 2004.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma, 1961-1969.

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