Maserati Chicane

Maserati Chicane
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera) IED Torino
Tipo principaleconcept car
Produzionenel 2008
Esemplari prodotti1
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4400 mm
Larghezza1850 mm
Altezza1250 mm
Passo2600 mm
Altro
StileOscar Palladino
Dmytro Zyubyairov
Note
  • misure e nomi relativi al modello Chicane

La Maserati Chicane è un concept realizzato dall'Istituto europeo di design (IED) di Torino presentato al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo 2008.

Il contesto

Si tratta di una vettura sportiva a 2 posti (più 2 di "emergenza") con carrozzeria di tipo coupé, con dimensioni compatte e un corpo vettura dai profili leggeri e dinamici e con molti tratti distintivi del marchio del tridente, come lo sfiato d'aria laterale a tre fori quadrati con angoli smussati, la grande presa d'aria anteriore con il grande tridente al centro. Il coupé è a trazione posteriore e monta un motore 8 cilindri a V posizionato anteriormente, ed è progettato come ipotetico modello di ingresso nella gamma Maserati più piccolo della GranTurismo e della Quattroporte.[1]

Maserati Sfida

Al momento della presentazione il concept car è stato accompagnato da un secondo concetto stilistico, sempre realizzato dallo IED di Torino, chiamato Sfida. Questo concept (che a differenza della Chicane è solamente virtuale), è una versione hatchback, studiato per sintetizzare sportività con versatilità degli spazi, indirizzando il concept ad un pubblico sportivo, che utilizza l'auto sia per un uso in pista, che per un viaggio, infatti è dotata di un inedito meccanismo di apertura del bagagliaio ottimizzato per facilitare la stiva di attrezzature sportive. La vettura è stata quindi definita col termine di Everyday car, per racchiudere il significato del concept stilistico.[2]

Note

  1. ^ Maserati: in arrivo modelli più accessibili?, su autoblog.it, 9 ottobre 2008. URL consultato il 18 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Maserati Chicane e Sfida a Ginevra, su omniauto.it, 31 gennaio 2008. URL consultato il 18 dicembre 2016.

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