Nel 1970 subì un primo trauma infantile, la tortura e sparizione del padre. Tornato a San Paolo nel 1974, si iscrisse alla Università statale di Campinas frequentando i corsi di ingegneria agricola.
A vent'anni, soffrì il secondo trauma della sua vita: per una caduta in un lago, si fratturò la quinta vertebra cervicale, rimanendo tetraplegico. Dopo anni di fisioterapia, ha ripreso l'uso delle mani e delle braccia, raccontando la sua dolorosa esperienza nel suo primo romanzo Feliz Ano Velho, del 1981, tradotto in molte lingue, negli anni a seguire divenne in Brasile un libro nazionale, vincendo vari premi letterari.
È del 1986 il suo secondo romanzo: Blecaute. Dal 1989 ha cominciato a scrivere testi teatrali. Nel 1990 ha pubblicato Ua:brari, e nel 1992, As Fêmeas, un saggio sulla sessualità[2].
Nel 2001 Rafael Ponzi ha diretto le sue opere Mais-que-Imperfeito e Closet Show (2003).
A partire dal 2009 ha cominciato a dirigere le sue stesse opere, con A Noite Mais Fria do Ano, con Hugo Possolo, Paula Cohen, Alex Gruli e Mário Bortolotto. Nel 2010 ha diretto O Predador Entra na Sala, con Raul Barreto, Anna Cecília Junqueira e Celso Melez.
Ha lavorato per molto tempo anche nella stampa, alla rivista Veja, dove ha svolto le mansioni di critico letterario; a Vogue, alla Folha de São Paulo, e dal 2004 all'O Estado de São Paulo. Nel 2009 il suo blog è stato premiato come Melhor Blogue de Comunicação.
Dal suo libro di memorie Ainda estou aqui, sulla scomparsa del padre, è stato tratto un film omonimo nel 2024.