Il Parnasse contemporain si compone di tre volumi collettivi di poesie, pubblicate nel 1866, 1871 e 1876 dall'editore Alphonse Lemerre, ai quali contribuirono un centinaio di poeti, in modo particolare: Leconte de Lisle, Théodore de Banville, Heredia, Gautier, Mendès, Baudelaire, Sully Prudhomme, Mallarmé, François Coppée, Charles Cros, Léon Dierx, Louis Ménard, Verlaine, Villiers de L'Isle-Adam e Anatole France.
Il movimento letterario «parnassiano» prende il proprio nome da tale raccolta.
Innovatore al suo debutto (il primo volume contiene le Épaves e le Nouvelles Fleurs du mal di Baudelaire, così come le prime opere di Mallarmé e di Verlaine...), l'antologia inizia Arthur Rimbaud alla poesia dei suoi tempi[1], ma ributterà non molto tempo dopo i precursori del simbolismo (Cros, Nouveau, ecc.).
Caratteristiche delle raccolte
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Responsabili delle raccolte |
* Numero di dispense (dates 1ª ed ultima dispensa) * data di pubblicazione della raccolta |
Numero di poeti |
Numero di poesie |
Numero di pagine |
Tiratura delle raccolte
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- 1ª raccolta
- (1866)
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- Direttori :
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- (dal 3.03.1866 al 30.06.1866)
- raccolta pubblicata il 27.10.1866
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- 37
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- 200
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- 287
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- 500
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- 2ª raccolta
- (1871)
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- Presidente del Comitato
- di pubblicazione :
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- (dal 20.10.1869 al luglio 1871,
- interruzione durante la guerra del 1870).
- raccolta pubblicata nel luglio del 1871
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- 56
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- 169
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- 401
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- 3ª raccolta
- (1876)
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- Giuria :
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- nessuna pubblicazione in dispense.
- raccolta pubblicata il 16.03.1876
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- 63
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- 221
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- 451
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- 99
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Lista di 99 poeti
Lo schema precedente indica che 99 poeti hanno contribuito al Parnasse contemporain. Questi poeti sono i seguenti, in ordine alfabetico e con l'indicazione, per ciascuno, del numero delle poesie figuranti nelle tre raccolte (1866, 1871, 1876) :
Note
- ^ Il 24 maggio 1870, Rimbaud, allora sedicenne, invia a Théodore de Banville una lettera in cui vi allega più poesie (Ophélie, Sensation, Soleil et chair), con lo scopo di ottenere il suo appoggio presso l'editore Alphonse Lemerre. Nel febbraio-marzo del 1871, Théodore de Banville ospita Arthur Rimbaud, ma questi dal mese di maggio, nelle sue lettere dette « du Voyant » (del Veggente), già esprime la sua originalità; e nell'agosto del 1871, nella sua poesia parodia Ce qu'on dit au poète à propos de fleurs (Ciò che dice al poeta a proposito dei fiori) esprime una critica aperta alla poetica di Banville.
Collegamenti esterni