Il Laffly S35T[1] era un trattore d'artiglieria su telaio a sei ruote motrici prodotto dalla francese Laffly, impiegato dall'Esercito francese e dalla Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale.
Storia
La società Laffly, originariamente produttrice di mezzi pesanti quali autocarri ed autobus, negli anni venti e trenta si era specializzata nella progettazione di veicoli fuoristrada. I telai Laffly, in configurazione 6×6, si distinguevano per l'avanzato sistema di trasmissione e sospensione ed, esteticamente, per le due coppie di ruote folli, rispettivamente sotto al muso e tra il primo ed il secondo asse, che favorivano il superamento degli ostacoli.
Il trattore d'artiglieria pesante 6×6 S35T, caratterizzato da elevate prestazioni fuoristrada, da gennaio e giugno 1935 fu testato dall'Armée de terre nel traino dei cannoni pesanti Schneider 155 mm L Mle 1918 e 155 mm L Mle 1917 GPF. Vennero ordinati 400 S35T, dei quali 230 in allestimento trattore d'artiglieria e 170 nella versione veicolo recupero. I primi mezzi furono consegnati all'Armée de terre nel 1937. Nell'aprile 1940 il trattore venne testato anche nel traino dell'obice pesante Schneider 220 mm TR Mle 1915/1916[2]. L'ordine era ancora in fase di consegna allo scoppio della guerra e, prima della resa della Francia, furono consegnati 225 mezzi[3].
Sulla base del trattore venne realizzato dalla Hotchkiss il veicolo S35TL[4], con telaio allungato[5], adottato dall'Armée de l'air come veicolo cisterna per il rifornimento degli aerei. Sullo stesso telaio l'aeronautica adottò anche il veicolo antincendio S35TL C2[2].
Dopo la resa della Francia i mezzi catturati dai tedeschi vennero impiegati principalmente dallo Heer per il traino dei pezzi da 8,8 FlaK 37[6].
Tecnica
Il telaio, formato da due longheroni in acciaio profilati ad U, era a due assi a trazione integrale. Le ruote anteriori, direttrici, hanno ammortizzatore elicoidale, mentre gli assi posteriori sono indipendenti, su balestre; il S35T il primo interasse era di 2.400 mm, il secondo di 1.120 mm; sul S35TL il primo interasse era allungato a 2.800 mm. Una coppia di piccole ruote folli è posizionata sul muso del mezzo per meglio affrontare terrapieni e gradini; una seconda coppia è posta tra il primo ed il secondo asse, sotto la cabina di guida, per aiutare il superamento di dossi. In posizione avanzata era montato il motore quadricilindrico a benzina da 5700 cm³, erogante 85 CV a 2.200 giri/min. Dalla metà del 1939, modificando l'alesaggio, la cilindrata venne portata a 6232 cm³ e la potenza erogata a 100 CV[7].
La carrozzeria era di tipo chiuso. Nel vano di carico dei veicoli adibiti a trattori prendevano posto serventi e munizioni. La versione recupero differiva soltanto per la presenza di una gru posteriore amovibile, collegata al potente argano. La capacità di carico era di 1,2 t, quella di traino di 10 t[3].
Note
Bibliografia
- Tavard, Christian H. Le tous terrains Laffly 1934-1945, "L'automobiliste" n. 54, 1980, pp. 35–52 [1].
- Vauvillier, François e Touraine, Jean-Michel. L'automobile sous l'uniforme 1939-1940, Ed. Charles Massin, 1992.
Voci correlate
Altri progetti
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