La finestra dei Rouet è un romanzo di Georges Simenon terminato di scrivere il 7 luglio 1942, a Château de Terre-Neuve, Fontenay-le-Comte (Vandea). Fu pubblicato presso le Editions de la Jeune Parque il 15 marzo 1945. Nel romanzo, egli fa vivere alla protagonista un'esperienza extrasensoriale, descrizione unica nella vastissima produzione dell'autore.
Trama
Un libro tutto al femminile e claustrofobico dato che il punto di vista è prevalentemente la finestra di un dimesso appartamentino di Faubourg Saint-Honoré. Da questa finestra Dominique Salès, una quarantenne nubile che ha accudito sino alla morte il padre dispotico ed egoista e che ha avuto nella vita un solo unico amore platonico: più che osservare, spia le altre vite nelle case di fronte alla sua.
In particolare, è attratta da una delle finestre di casa Rouet, quella di Antoinette e Hubert, una coppia che occupa il primo piano della bella casa borghese nella quale, al secondo piano, abitano i genitori di lui. Hubert giace a letto malato da tempo e da sempre succube della madre la quale, anche se quasi immobilizzata sulla sua poltrona per l'obesità, controlla e sorveglia ogni cosa grazie alla devota serva Cecilie. Antoinette, lei che ha così voglia di vivere e divertirsi, considera il marito insignificante; l'ha sposato per sistemarsi e lo sente ormai come un peso, ma vuole salvare le apparenze per non privarsi delle comodità dello status acquisito.
Dominique , che ammira Antoinette soprattutto per la sua capacità di affrontare la vita con leggerezza, vive con i pochi risparmi lasciati dal padre e centellina spese per arrivare alla fine del mese. A volte salta il pasto e arriva al punto di chiedere ai negozianti di togliere i pochi grammi in più sul cibo che sta comperando. Per tirare avanti è stata anche costretta, a malincuore, ad affittare una stanza del suo già piccolo appartamento ad una coppia di sposini spensierati e squattrinati che passano il tempo a fare l'amore. Dominique li sente e ne prova un misto di pari attrazione e repulsione.
Un giorno, nascosta dalle persiane, assiste ad un fatto che segnerà il resto della sua esistenza. Intuisce che Hubert ha una crisi respiratoria e vede poi la moglie versare la medicina in un bicchiere ma, anziché passarla al marito, rovesciarla nel vaso della pianta accanto al letto e assistere cinicamente alla sua fine. Solo quando sarà certa della sua morte, assumerà un'aria disperata e salirà ad avvertire la suocera.
Da quel momento Dominique sa, è l'unica a sapere, a conoscere la verità sulla fine del povero Hubert. Ma userà quella conoscenza solamente per tentare invano di avvicinare Antoinette, non capendo nemmeno lei il perché. La segue: dapprima di nascosto, poi sempre più apertamente, per le vie di Parigi, l'aspetta fuori dagli alberghetti dove Antoinette incontra i suoi amanti, ma non le rivolge mai la parola, tenta invano un dialogo solo con gli occhi.
Un giorno i giovani affittuari l'avvisano che lasceranno il locale. Dominique non ha voglia di cercare altre persone. Sente di essere arrivata ad un punto morto della sua insignificante esistenza e non le rimane che una cosa da fare. La farà in silenzio e discrezione così come ha condotto tutta la vita.
Adattamenti cinematografici e televisivi
Edizioni italiane
- La finestra dei Rouet, trad. Elena Cantini, Collana L'altro Simenon n.2, Milano, Mondadori, 1962.
- La finestra dei Rouet, trad. di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio, Collana Biblioteca Adelphi n.543, Milano, Adelphi, 2009 ISBN 978-88-459-2397-5.
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni