Nella prima figuravano personalità di spicco dell'epoca, fra cui la prima donna Franziska Danzi Le Brun (sorella del compositore Franz Danzi), il castratoLuigi Marchesi e Matteo Babini e sia i costumi che la scena furono straordinari. Fu dunque una rappresentazione che ebbe un grande successo e rese l'inaugurazione del teatro famosa in tutta Italia.
Precedentemente scritto da Metastasio per essere musicato da Antonio Caldara nel 1733, la struttura del dramma fu leggermente modificata: il secondo e il terzo atto vennero riuniti in uno solo. Inoltre, il tentato omicidio a Clistene, che nell'originale metastasiano veniva solo raccontato, in quest'edizione viene rappresentato in scena. I migliori pezzi dell'opera sono il finale concertato a cinque voci e Nel lasciarti, o prence amato, definita una delle migliori arie di Cimarosa.
Mario Valente, (a cura di), L'inafferrabile felicità e il senso del tragico: L'Olimpiade, Metastasio e Cimarosa, Roma, Artemide, 2003, ISBN 88-86291-89-2.
Domenico Cimarosa, Alessandro Borin (a cura di), L'Olimpiade, edizione critica della partitura, Roma, Artemide, 2003, ISBN 88-86291-88-4.