Il suo cognome "Varnalis" rivela che la sua famiglia era originaria di Varna in Bulgaria, città dove viveva una folta colonia greca -ill cognome di suo padre era Boubous.[1] Egli ricevette la sua educazione di base alla scuola normale di Zarifeia a Filippopoli. Con il sostegno del Metropolita d'Aghialos, Varnalis si trasferì ad Atene per studiare filologia greca. Si laureò nel 1908 e cominciò la sua attività di docente, inizialmente alla scuola normale greca di Burgas, in seguito in Grecia, insegnando tra l'altro all'Accademia Pedagogica Superiore di Atene. Nel 1919 si recò a Parigi come borsista per seguire corsi di filosofia, filologia e sociologia.
Fu allora che si avvicinò al marxismo e al materialismo dialettico. In quegli anni mutò il suo punto di vista sulla poesia sia a livello teorico che pratico. Per molti anni lavorò come professore nelle scuole e come giornalista. Fu infatti collaboratore di numerose riviste ed enciclopedie tra cui la Grande Enciclopedia Greca. Morì ad Atene il 16 dicembre 1974.
Opere
Le sue opere sono scritte in greco moderno, esse si caratterizzano per la fantasia lirica e la satira, con uno spiccato interesse per l'uomo moderno.
Composizioni poetiche
Il pellegrino (1919)
La luce che brilla (1922) con lo pseudonimo di Dimos Tanalias.
Gli schiavi assediati (1927)
Raccolte di poesie
Le cialde (1905)
Poetiche (1956)
Il mondo libero (1965)
Rabbia popolare (1975)
Opere in prosa e saggi critici
Il mondo degli eunuchi (1923) con lo pseudonimo di Dimos Tanalias.
Solomos senza metafisica (1925)
Le vera apologia di Socrate (1931) (in italiano: La vera apologia di Socrate, trad. di Gianni Schilardi, Lecce, Argo, 1994)