Kerim Lechner, meglio conosciuto con lo pseudonimo Krimh (Wiener Neustadt, 26 gennaio 1989), è un batterista austriaco.
Dal 2009 al 2012 ha fatto parte della band technical death metal Decapitated, subentrando a Witold "Vitek" Kiełtyka, deceduto a causa di un incidente automobilistico che coinvolse tutta la band nel 2007. Secondo i componenti del gruppo, Krimh è "un batterista molto giovane e talentuoso che continua la grande via della passione di Vitek".[1] Krimh ha inoltre militato in diverse band death metal come Thorns of Ivy e Tone Intimacy,[2] e ha suonato come turnista negli album degli Harakiri for the Sky Arson (2018) e Mære (2021) e durante il tour dei Vesania nel 2014. Nel 2013 ha avviato una carriera da solista, pubblicando tre album in studio. Sempre nel 2013 si candidò con due video su YouTube, in cui eseguiva Eyeless e People=Shit, a diventare il nuovo batterista degli statunitensi Slipknot, che tuttavia alla fine ingaggiarono il britannico Jay Weinberg.[3] Dal 2014 è il batterista del gruppo greco Septicflesh, dal 2020 del supergruppo internazionale Act of Denial (del quale è membro fondatore) e dal 2022 degli statunitensi Dååth.
Discografia
Da solista
- Album in studio
- 2013 – Explore
- 2014 – Krimhera
- 2017 – Gedankenkarussell
Con i Thorns of Ivy
- Singoli
- 2007 – Deathwish
- 2008 – Beneath Seemingly Dead Soil
Con i Mondstille
- Album in studio
Con i Decapitated
- Album in studio
Con i Redemptor
- Album in studio
Con i Septicflesh
- Album in studio
Con gli Harakiri for the Sky
- Album in studio
Con gli Act of Denial
- Album in studio
- Singoli
- 2020 – Puzzle Heart
- 2020 – Controlled
- 2020 – Down That Line
- 2021 – Slave
- 2021 – Your Dark Desires
Con i Dååth
- Singoli
- 2023 – No Rest No End
- 2023 – The Philosopher
- 2023 – Purified with Vengeance
- 2023 – Where the Slimes Live
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni