Katharina Henot era una rispettata e conosciuta cittadina di Colonia, moglie di Heinrich Neuden. Insieme al fratello Harger Henot (1571-1637), la donna aveva ereditato l'ufficio postale del padre Jacob, dove lavorò come mastro di posta, diventando presumibilmente la prima donna tedesca a svolgere questo lavoro.[1] Nonostante il suo buon nome, la Henot fu una delle prime vittime della violenta caccia alle streghe che imperversò a Colonia tra il 1626 e il 1631.[2] Nel 1627 infatti una suora di un convento della città cominciò ad accusare mali misterioso e collegati alla magia nera, scatenando una serie di pettegolezzi che portarono al nome di Katharina.[3]
Nel gennaio del 1627 sia lei che il fratello furono arrestati con l'accusa di aver causato la malattia e la morte di diversi cittadini grazie all'uso della magia; alla Henot fu negata la libertà su cauzione.[4] La Henot non confessò mai nulla, neanche sotto tortura, e fu bruciata sul rogo nel maggio del 1627.[5] Il fratello fu scarcerato, ma nuovamente sospettato di stregoneria ed arrestato nel 1629, per poi essere liberato nel 1631, quando l'ondata persecutoria si arrestò. Storici moderni ritengono che i due Henot fossero vittima di una congiura ordita dai vertici della città: il loro ufficio postale privato ostacolava infatti il progetto del conte Leonardo II de Tassis di creare un ufficio postale centrale per tutta la Germania.[6][7]