Compose soprattutto problemi di automatto e condizionati, a cui diede nomi particolari: « il Megaterio », un automatto condizionato in 380 mosse; « l'Obelisco », un problema diretto in 1220 mosse in cui il bianco, prima di dare matto, deve costringere il cavallo nero a compiere tre giri completi della scacchiera; « il Caleidoscopio », un diretto in 11 mosse che nello stesso tempo è anche un automatto, da risolvere sia con mossa al bianco che al nero; « il Colosso », un diretto in 1900 mosse su una scacchiera di 100 case (10 x 10) con vari pedoni e pezzi aggiunti.
Fu redattore della rivista statunitense Brentano's Chess Monthly nel 1881-1882. Di professione era un rappresentante di commercio.
Il tema Babson
Il nome di Joseph Ney Babson è legato al « tema Babson », un famoso tema problemistico che impone le seguenti condizioni:
il bianco risponde promuovendo allo stesso pezzo scelto dal nero per la promozione;
la sequenza prosegue per n mosse, con promozioni sempre diverse, al termine delle quali il bianco deve dare matto.
Il tema venne proposto inizialmente da Babson per problemi di automatto, ed è stato composto numerose volte anche in problemi di aiutomatto e fairy. Per circa mezzo secolo fu considerato impossibile costruire un problema diretto in quattro mosse con quattro diverse promozioni, cioè un Babson completo . Nel 1912 il compositore tedesco-rumeno Wolfgang Pauly riuscì a comporre un problema con un Babson parziale, un matto in quattro mosse con tre diverse promozioni corrispondenti (a donna, torre e cavallo).
Nel 1980 il francese Pierre Drumare, dopo 20 anni di tentativi, compose un problema diretto con il tema Babson completo, cioè con quattro diverse promozioni, ma con una posizione iniziale altamente innaturale, nonchè illegale: trenta pezzi e pedoni sulla scacchiera, quattro alfieri neri e tre bianchi, più tre torri bianche. Lo stesso Drumare ammise di non essere soddisfatto del risultato ottenuto, e dopo due anni di ulteriore lavoro, abbandonò il tema poiché lo ritenne impossibile da realizzare in forma corretta.
Un anno dopo, nel 1983, il russo Leonid Yarosh fu il primo a comporre un Babson completo, un matto in quattro mosse con una posizione del tutto legale ed economica, che venne poi ulteriormente migliorata e ripresa da altri compositori, tra cui Peter Hoffmann, che si specializzò in seguito nella composizione di temi Babson in problemi diretti.
Nell'ottobre 2024, il compositore israeliano Gady Costeff ha pubblicato sulla rivista EG un tentativo di realizzazione di un tema Babson completo in uno studio, corretto e funzionante con tutte e quattro le promozioni, ma con una posizione illegale (impossibile da raggiungere in qualsiasi ipotetica partita di scacchi), oltre che facente uso di pezzi promossi. Costeff ha dichiarato di averci lavorato per circa dieci anni dopo averlo composto nel 2011, ma di non essere riuscito a trovare una correzione e di aver quindi deciso di pubblicarlo ugualmente fuori concorso. [1]