Joseph Hyacinthe Louis Jules d'Ariès (Tarbes, 22 gennaio 1813 – Tillac, 6 dicembre 1878) è stato un militare francese. Fu governatore ad interim della Cocincina dal 1º aprile 1860 al 6 febbraio 1861. Rimase in carica per tutta la durata dell'assedio di Saigon e tenne la città per 11 mesi affrontando forze vietnamite nettamente superiori.
Gioventù (1813–1834)
Era figlio di Dominique Zacharie d'Ariès (1773-1819), avvocato, procuratore a Tarbes e poi giudice di pace a Marciac, e di Anne Jeanne Gratiane Henriette de Mérens (1786-1823). Suo fratello, Adrien Paul Alfred d'Ariès (1819-90), divenne generale di divisione[1]. Si diplomò all'École navale nel 1829[1] e divenne aspirante ufficiale il 17 ottobre 1829[2].
Ufficiale di marina (1834–1860)
d'Ariès fu promosso a enseigne de vaisseau il 15 maggio 1834. Il 6 marzo 1839 fu nominato cavaliere della Legion d'onore. Nel 1840 prestò servizio sotto il comando di Emmanuel Graëb nel Mediterraneo, a bordo della nave da 80 cannoni Généreux[2]. Su quella nave d'Ariès fu promosso tenente di vascello il 21 dicembre 1840. Il 1º gennaio 1849 era ad Algeri sulla batteria galleggiante Marengo, comandata da Pierre Victor Marcellin Sauvan[2]. Fu promosso capitano di fregata l'8 marzo 1854[2] e ufficiale della Legion d'onore il 22 aprile 1855. Il 1º gennaio 1857 era di stanza a Tolone. Fu promosso capitano di vascello il 17 agosto 1859[2].
In Cocincina (1860–1864)
d'Ariès divenne governatore ad interim della Cocincina il 1º aprile 1860, quando Théogène François Page lasciò Saigon per la Cina[3]. A Saigon d'Ariès aveva a sua disposizione solo 1000 uomini (di cui 200 spagnoli), due corvette e quattro velieri minori, mentre il comandante vietnamita Nguyễn Tri Phương schierava 10000 truppe fresche nella provincia di Gia Định (che circonda Saigon)[4]. Nel corso dell'assedio di Saigon i vietnamiti attaccarono frequentemente la guarnigione francese; d'Ariès impiegò la maggior parte delle sue forze per mantenere l'accesso al mare[3] e per questo creò una serie di fortificazioni rurali per proteggere Saigon e Chợ Lớn, ciascuna con 80 obici e 30 fucili[5][6].
Dopo la vittoria anglo-francese nella battaglia di Palikao (21 settembre 1860), l'ammiraglio Léonard Charner fu in grado di portare aiuto a d'Aries con 70 navi da guerra della flotta dell'Estremo Oriente e 3500 truppe francesi e spagnole guidate dal generale Élie de Vassoigne[4]. Il 6 febbraio 1861 Charner assunse la carica di governatore della Cocincina[3].
Il 7 febbraio 1861 le forze di de Vassoigne assaltarono la provincia di Gia Định e, dopo due giorni di intensi combattimenti (24-25 febbraio 1861), presero la fortezza di Kỳ Hòa, a 6 km da Saigon. A Kỳ Hòa i francesi trovarono grandi scorte di riso, 2000 fucili e 500 cannoni pesanti. Nguyễn Tri Phương si ritirò a Biên Hòa e i francesi occuparono Mỹ Tho. L'imperatore Tự Đức decise quindi di negoziare una tregua[4].
Il 22 aprile 1861 d'Ariès fu nominato commendatore della Legion d'onore[7].
Con il trattato di Saigon del giugno 1862, d'Ariès cedette la cittadella di Vĩnh Long, nel delta del Mekong, a Phan Thanh Giản.[3]. Tra il 1863 e il 1864 fu vice chef de division in Cocincina.[2]
Ultimi anni (1869–1878)
Il 1º gennaio 1869 d'Ariès era di stanza a Tolone. Fu promosso contrammiraglio il 4 febbraio 1872. Nel giugno 1872 fu membro della Commission des phares. Nel 1874 era maggiore della 2ª divisione marittima a Brest. Entrò nella riserva il 22 gennaio 1875[2] Morì il 612 1878 a Tillac[1].
Note
Bibliografia
- (FR) Alain Garric, Joseph Hyacinthe Louis Jules D'ARIÈS Le Contre-Amiral, su gw.geneanet.org.
- (FR) Joseph Hyacinthe Louis Jules D'ARIÈS, su ecole.nav.traditions.free.fr.
- (EN) Justin Corfield, Historical Dictionary of Ho Chi Minh City, Anthem Press, 2014.
- (EN) Oscar Chapuis, The Last Emperors of Vietnam: From Tu Duc to Bao Dai, Greenwood Publishing Group, 2000.
- (FR) Louis Henrinque (a cura di), Les colonies françaises, vol. 3, Parigi, Maison Quantin, 1889.
- (EN) The Conquest and Settlement of Cochinchina in "Les Colonies Françaises", su historicvietnam.com.
- (FR) ARIES D': Joseph Hyacinthe Louis Jules, su Base de données Léonore, www2.culture.gouv.fr.