Figlio di un agente di commercio e di un soprano (il cui padre fu il compositore della celebre canzone Home Sweet Home)[1], Payne visse con la famiglia a Fort Lewis (Virginia), una residenza poi dichiarata patrimonio storico nazionale, che andò distrutta in un incendio alla fine degli anni cinquanta. Dopo aver frequentato il Roanoke College, all'inizio degli anni trenta si iscrisse alla Columbia University per frequentare i corsi di arte drammatica, e studiò canto alla Juilliard School. Per mantenersi agli studi esercitò i più svariati mestieri, tra cui l'istitutore, il lift, il prestigiatore, lo scrittore di racconti[1], il cantante di vaudeville e, nel 1934, entrò a far parte della compagnia teatrale Schubert, che seguì in tournée attraverso gli Stati Uniti in rappresentazioni di repertorio.
Dopo aver ottenuto diverse scritture come cantante in programmi radiofonici a New York, nel 1936 venne scoperto da un talent scout[1] e messo sotto contratto dal produttore Samuel Goldwyn, che lo inserì nel cast del film drammatico Infedeltà (1937) di William Wyler, dove l'attore apparve nei titoli come "John Howard Payne". Fino al 1940 lavorò per diversi Studios, quindi firmò un nuovo contratto con la Twentieth Century Fox. Grazie alle sue doti canore e al suo fisico atletico, per alcuni anni Payne fu la star maschile della Fox, per la quale interpretò numerose commedie musicali, quali Serenata a Vallechiara (1941), In montagna sarò tua (1942), Vecchia San Francisco (1943), formando di volta in volta coppia con celebri attrici quali Alice Faye, Betty Grable, Sonja Henie.
La sua carriera ebbe una svolta nel 1946, grazie al ruolo di Gray Maturin nel film drammatico Il filo del rasoio, tratto dal romanzo di William Somerset Maugham, accanto a Tyrone Power e Gene Tierney. L'anno seguente Payne interpretò il ruolo dell'avvocato Fred Gailey nella commedia sentimentale Il miracolo della 34ª strada (1947), pellicola che ancora oggi è spesso riproposta dai palinsesti televisivi nelle programmazioni del periodo natalizio. Fu anche l'ultimo film interpretato dall'attore per la Fox, da cui fu licenziato subito dopo.
Payne fu molto attivo durante gli anni cinquanta, ma la sua carriera non approdò più a risultati degni di rilievo[2]. L'attore cambiò la propria immagine, abbandonando definitivamente i ruoli leggeri, e apparve in numerose pellicole western e di genere avventuroso, ma di qualità piuttosto modesta e dirette da registi non di primissimo piano. Tra i migliori, sono da ricordare il western La campana ha suonato (1954), in cui interpretò la parte di un uomo onesto costretto a difendersi da accuse ingiuste, e La jungla dei temerari (1955), in cui fu antagonista di Ronald Reagan. Entrambi i film furono diretti da Allan Dwan.
Payne passò successivamente alla televisione, interpretando la serie western The Restless Gun, prodotta dal 1957 al 1959. Nel 1961 rimase ferito in un incidente stradale occorsogli a New York, riportando lesioni che richiesero un intervento di chirurgia plastica[1] e due anni di cure prima della guarigione. Tra le prime apparizioni dopo l'incidente, è da segnalare quella nello show televisivo della CBSWhat's My Line?. Continuò a lavorare regolarmente per il piccolo schermo fino alla metà degli anni settanta: tra le sue interpretazioni, va ricordata quella nell'episodio Forgotten Lady (1975) nella serie Colombo, in cui recitò accanto a Janet Leigh.
Vita privata
Dal primo matrimonio (1937-1943) con l'attrice Anne Shirley, Payne ebbe una figlia, Julie Anne (1940-2019). Nel 1944 si risposò con l'attrice Gloria DeHaven, da cui, nel 1945, ebbe Kathleen Hope e nel 1947 Thomas John. Dopo il divorzio nel 1951 dalla DeHaven, Payne si sposò per la terza volta nel 1953 con Alexandra Beryl Curtis. Il matrimonio durò fino alla morte dell'attore, avvenuta il 6 dicembre 1989, all'età di 77 anni, per un attacco di cuore.
Nelle versioni in italiano dei suoi film, John Payne è stato doppiato da:
Giulio Panicali in Verso le coste di Tripoli, Tra le nevi sarò tua, Ladri in guanti gialli, L'aquila e il falco, I pirati dei sette mari, La primula rossa del Sud, Satank, la freccia che uccide
Emilio Cigoli in Il filo del rasoio, L'ultimo bazooka tuona