Particolarmente noto per la militanza nei Led Zeppelin nel doppio ruolo di bassista e tastierista, è un musicista molto rispettato nella scena musicale mondiale per le sue indubbie qualità ed è stato fin dalla giovinezza un ricercatissimo turnista e arrangiatore. Considerato uno dei migliori bassisti di tutti i tempi, si è classificato sesto nella "Top Ten Bassists of All Time" stilata dalla rivista Rolling Stone[1].
Biografia
Primi anni
John Baldwin nacque a Sidcup, Kent, ora facente parte della Grande Londra; il nome John Paul Jones gli fu suggerito da un amico dopo la visione dell'omonimo film.
Jones incominciò a suonare il pianoforte all'età di sei anni, prendendo lezioni da suo padre Joe, noto pianista degli anni quaranta e cinquanta. Fin da questa età fu fortemente influenzato da artisti quali Big Bill Broonzy, Charles Mingus e Sergej Rachmaninov.
A causa dei continui impegni che costringevano i familiari a frequenti spostamenti, John fu mandato a studiare musica in collegio a Blackheath e all'età di 14 anni divenne organista in una chiesa locale; in questo periodo acquistò il primo basso, un modello Dallas solid body, rapidamente sostituito con un Fender Jazz Bass, usato fino al 1975.
Jones conobbe Jimmy Page durante la registrazione dell'album di debutto di Jeff Beck, Truth. In seguito il chitarrista prese proprio il posto di Beck come chitarra solista negli Yardbirds, ma con il loro scioglimento nel 1968, Page volle riformare il gruppo con il nome di New Yardbirds. La prima formazione di questa band vedeva, oltre allo stesso Page, il cantante Terry Reid e il bassista Chris Dreja, ma questi ultimi si defilarono, lasciando il posto al giovane cantante Robert Plant ed al batteristaJohn Bonham. Jones si propose per il ruolo di bassista della band e, riconosciute le sue indubbie qualità, fu accolto nella formazione di quelli che sarebbero divenuti i Led Zeppelin.
Una sua famosa dichiarazione di come è entrato a far parte dei Led Zeppelin riporta:
«Stavo vagando da un paio di giorni assonnato per casa, dopo diverse collaborazioni non avevo nulla da fare; fino a che mia moglie mi ha detto: "La smetti di trascinarti per casa? Esci di qui, fai qualcosa, cercati una band!". Avevo appena saputo che un musicista con cui avevo precedentemente collaborato, Jimmy Page, cercava un bassista...»
Durante il periodo d'oro della band del dirigibile, negli anni dei primi quattro album, Jones si mise in mostra soprattutto nel secondo album, dove compose alcuni dei suoi migliori giri di basso (What Is and What Should Never Be, The Lemon Song e Ramble On) e nel quarto, per il quale è accreditato della composizione del riff principale di Black Dog: in questo album emerge anche la figura di John Paul Jones mandolinista in brani come Going to California ma non nel brano The Battle of Evermore che fu composta da Page facendosi prestare il mandolino dallo stesso Jones. Nel resto della carriera con i Led Zeppelin invece mostrò le sue qualità di poliedrico musicista soprattutto in Houses of the Holy, che lo vide al synth oltre che al basso, mentre, a detta dello stesso Page, Jones fece mancare il suo apporto quando ce ne sarebbe stato maggiore bisogno, durante le difficili gestazioni degli ultimi due album.
Jones aveva un carattere molto diverso dai suoi compagni: non era solito darsi a smodati eccessi di droga o alcol, né amava stare troppo a contatto con il pubblico durante i concerti e diceva sempre che la sua posizione era quella vicino alla grancassa della batteria, ritenendo più importante dare il suo apporto alla base ritmica.
John Paul Jones collabora con Seasick Steve dal 2011, suonando con lui dal vivo, e nei suoi album studio, il basso. Per ora il contributo di Jones si può ascoltare negli album "You Can't Teach An Old Dog New Tricks" del 2011, e in "Hubcap Music" del 2013.
Them Crooked Vultures
Il 17 novembre del 2009 è uscito l'album di debutto dei Them Crooked Vultures, supergruppo che vede Jones al basso e alle tastiere, Josh Homme alla chitarra e Dave Grohl alla batteria.
John Paul Jones ha rilasciato un'intervista al quotidiano Repubblica dove spiega le sue aspettative e quelle della band.