Figlio di Murray Mayall, chitarrista e appassionato di musica jazz, fin dall'infanzia si appassionò ai musicisti blues americani fra cui Leadbelly, Albert Ammons, Pinetop Smith e Eddie Lang, e imparò da autodidatta a suonare il piano, la chitarra e l'armonica.
Mayall frequentò l'istituto d'arte, dopodiché fece tre anni di servizio militare con l'Esercito Britannico in Corea. Nel 1956, cominciò a suonare blues con gruppi quasi professionistici, The Powerhouse Four e, in seguito, The Blues Syndicate. Sotto l'influenza di Alexis Korner, si trasferì a Londra e formò i John Mayall's Bluesbreakers.
I Bluesbreakers erano una specie di banco di prova e di allenamento per musicisti blues e ci furono diversi cambi di componenti prima dell'arrivo di Eric Clapton, con il quale il gruppo raggiunse il suo primo successo commerciale. Dopo che Clapton lasciò per fondare i Cream, i Bluesbreakers presero fra le loro file una serie di altri musicisti notevoli, fra cui Peter Green, John McVie, Kal David e Mick Taylor. Si riportano le parole di Eric Clapton: «John Mayall ha gestito una scuola per musicisti incredibilmente buona.»
Nei primi anni settanta Mayall raggiunse il successo commerciale negli Stati Uniti e si trasferì a Laurel Canyon, a Los Angeles. Là ebbe un'importante influenza sulle carriere di musicisti come Blue Mitchell, Red Holloway, Larry Taylor e Harvey Mandel.
Mayall continuò a suonare e dare concerti, ricostituendo anche i Bluesbreakers nel 1982.
Il 19 luglio 2003 tenne un concerto a Liverpool portando sul palco, tra gli altri, Eric Clapton e Mick Taylor.
È morto a Los Angeles il 22 luglio 2024 a 90 anni per cause naturali.
Vita privata
Mayall si trasferì definitivamente negli USA all'inizio degli anni '70. Un incendio distrusse la sua casa a Laurel Canyon nel 1979, e insieme a essa i diari dell'artista, scritti lungo 25 anni. [4]
1982 - Road Show Blues (DJM) (Riedizione 1995: Why Worry. 2000: Lost and Gone. 2001: Reaching for the blues'. 2006: Godfather of the Blues. 2007 Big Man)