La maggior parte delle parole presenti nel poemetto sono naturalmente un'invenzione di Carroll e molte rientrano nella categoria delle parole-macedonia.
Carroll non si limitò ad utilizzarle solo in questo poemetto, ma ne fece largo uso (ampliandone anche il significato) anche in La caccia allo Snark. In un capitolo successivo di Dietro lo specchio, Humpty Dumpty spiega ad Alice il significato della prima strofa, tuttavia Carroll (in alcune sue lettere e prefazioni) ne diede versioni leggermente differenti, e cercò di spiegare l'origine di quante più parole possibili.
bandersnatch: Una creatura fantastica nominata anche ne La caccia allo Snark.
borogove - un uccello lungo e secco, con tante piume attaccate tutt'intorno, come uno spazzolone vivente.
bryllyg o brillig - le quattro di pomeriggio, deriva da bryl e broil e indica l'ora del giorno in cui si comincia a preparare la cena
burbled - to burble deriva dall'unione di bleat, murmer e warble e indica un brontolio.
frumious - dalla prefazione de La caccia allo Snark apprendiamo che è una combinazione di fuming (fumoso) e furious (furioso).
gimble o gymble - to gimble, dall'inglese gimlet che vuol dire succhiello, "fare buchi con un succhiello".
jubjub - secondo lo Snark, un uccello disperato che vive in una sofferenza perpetua.
mimsy - combinazione di flimsy (affranto) e miserable (miserabile).
mome - per Dumpty contrazione di from home; Carroll in seguito lo dirà derivante da solemome, "solenne"
outgrabe - to outgribe, è il verso di creature note come Rath. "Qualcosa di simile a un urlo ed un fischio, con una specie di starnuto in mezzo".
rath - creatura fantastica simile ad un porcellino verde.
slithy o slythy - combinazione di lithe (agile) e slimy (viscido).
tove - creatura fantastica, incrocio fra un tasso e un cavatappi.
uffish - stato mentale in cui la voce è gruffish, le maniere roughish e l'umore huffish.
wabe - Lo spiazzo erboso intorno a una meridiana. Si chiama wabe poiché va "a long way before it", "a long way behind it" e "a long way beyond it" (ovvero, va da molto prima - della meridiana a "molto dietro" e "molto oltre").
Molte parole sono ormai entrate nell'inglese comune e la stessa parola Jabberwocky è diventata per antonomasia, sinonimo di nonsense.
L'origine e la struttura
La prima strofa del poema apparve la prima volta in Mischmasch, un periodico scritto ed illustrato da Carroll.
Il titolo originale era "Strofa di un poema Anglo-Sassone".
Roger Lancelyn Green nel Manuale di Lewis Carroll (1962) avanza l'ipotesi che il resto del poemetto sia stato ispirato da un'antica ballata tedesca, Der Hirt des Riesengebürgs, in cui un giovane pastorello sconfigge un mostruoso Grifone, tradotta in inglese da Menella Bute Smedley (parente di Carroll) nel 1846 col titolo di The Shepherd of the Giant Mountains, trent'anni prima dell'uscita di Dietro lo specchio.
Il poema risulta particolarmente interessante poiché, nonostante contenga molte parole inventate, la struttura è perfettamente in linea con le classiche liriche inglesi. La struttura del verso è accurata (altro aspetto arduo da tradurre in altre lingue), le forme poetiche sono rispettate (quartine, versi, rime, metrogiambico) e la storia è in qualche modo comprensibile.
Come la stessa Alice pensa "In qualche modo sembra riempire la mia testa di idee - solo non so esattamente quali siano!"
La struttura assai complessa (in origine la scrittura è persino speculare, leonardesca) è semplificata direttamente da Humpty Dumpty, personaggio a cui persino Alice ricorre per capire: le rivela che alla base nelle parole apparentemente nonsense si cela un linguaggio cifrato matematico, all'interno del quale le sillabe corrispondono a numeri o segni algebrici. Ricordiamo che il reverendo Lewis Carroll, oltre che letterato, era appassionato di matematica.
Le traduzioni
N.B.: per motivi di copyright, qui si riporta solo la prima strofa di ogni traduzione.
La traduzione italiana del 1978 di Roberta Rambelli con la collaborazione del grande traduttore Riccardo Valla solo della prima strofa, inclusa nel racconto fantascientifico Mimsy were the borogoves di Lewis Padgett nell'antologia "Sonde nel futuro":
Ancora un'altra traduzione, ad opera di Guido Almansi, inizia così:
Il Lanciavicchio
Era la brilla e i fanghilosi tavi
Ghiravano e ghimblavano nel biava.
Mensi e procervi erano i borogavi
E il momico rattio superiava.
Non mancano, comunque, traduzioni recenti, come quella dello scrittore genovese Michele Beccherini:
Il Brillalovo
Quando cellivo ed i suffraggi squerti
Pascavano e giranzavano nella milava
Tutti bischevan eran i toggherti
Altrove si coccolevano le dulcirava.
Nel film Disney Alice nel paese delle meraviglie, lo Stregatto canta ripetutamente i primi quattro versi. L'adattatore italiano Roberto De Leonardis li ha tradotti (molto liberamente, dato il nonsenso delle parole originali) in due modi:
A destra ed a manca va
di qua, di su, di giù, di là
la luna sorge all'olimon
e i palmipedon neppur
Albeggia ed il solleon
a larghe falde sbianca il mar
la luna sorge all'olimon
e i palmipedon neppur
Questo olimon inventato da De Leonardis è basato sulla luna che mentre sorge ricorda una fettina di limone appoggiata a metà sull'orizzonte.
Nella cultura di massa
Il successo riscosso dalla poesia ha fatto in modo che alcuni dei suoi soggetti venissero ripresi non solo in opere ispirate direttamente alla poesia o al romanzo in cui è contenuta, ma anche al di fuori di essi. Ciò è vero in particolare per il Jabberwock stesso che, oltre ad essere un avversario principale nei film Jabberwocky (1977) e Alice in Wonderland (2010) e nel videogiocoAmerican McGee's Alice, appare anche in giochi quali Warhammer Fantasy Battle e Final Fantasy XIII, così come la spada vorpal, anch'essa presente in svariate ambientazioni fantasy.
Note
^La traduzione del 1975 di Milli Graffi è utilizzata anche per il doppiaggio italiano del film Alice in Wonderland.