Dopo aver completato gli studi negli Stati Uniti, tornò in Giappone nel 1873 durante gli anni del bakumatsu, per poi unirsi alla Mitsubishi Shokai in qualità di vicepresidente.[2] Dopo la morte del fratello maggiore nel 1885, assunse il controllo dell'azienda e iniziò a diversificare gli affari, procedendo con l'acquisizione di società operative nel settore navale e minerario, divenendo proprietario di diverse miniere di carbone e metalli, investendo nella modernizzazione delle attrezzature. Anche il cantiere navale di Nagasaki, che Yataro aveva affittato dal governo, divenne di proprietà della Mitsubishi nel 1887.Nel 1890 comprò i terreni militari nel distretto di Marunouchi di Tokyo dal governo nazionale e fece costruire una strada commerciale in stile occidentale.[3] Nello stesso periodo entrò nel consiglio della Camera dei pari della Dieta del Giappone e mantenne la carica per un anno, dopodiché rassegnò le dimissioni. Nel 1896 fu nominato direttore della Banca del Giappone, ma si dimise appena due anni più tardi, dopo essersi scontrato con il governo in merito alla sua politica sui tassi di interesse.[4] Iwasaki morì a soli 57 anni, i suoi resti riposano presso il mausoleo di famiglia nel quartiere Setagaya della capitale nipponica.
Note
^Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Iwasaki" è il cognome.