Iwaki Sadataka[1] (岩城 貞隆?; 1583 – 13 novembre 1620) fu un daimyō giapponese dei periodi Sengoku ed Edo, servitore del clan Satake.
Biografia
Figlio di Satake Yoshishige, venne adottato da Iwaki Tsunetaka (1566-1590) per succedere alla guida del clan[2]. Gli venne assegnato il castello di Iwakidaira (Mutsu) e il feudo annesso con un valore di 180 000 koku. Allo scoppio della battaglia di Sekigahara, sebbene il clan Iwaki sostenesse l'esercito orientale di Tokugawa Ieyasu, il clan Satake rimase neutrale e Iwaki Sadataka obbedì agli ordini del fratello maggiore, Satake Yoshinobu, di non attaccare le forze di Uesugi Kagekatsu nel dominio di Aizu, schierandosi formalmente con la coalizione occidentale[3]. Di conseguenza, dopo la vittoria Tokugawa, Sadataka fu punito con la confisca dei suoi domini.
Tuttavia nel 1602 venne trasferito nel feudo di Kameda (Dewa, 20 000) koku, dove i suoi discendenti rimasero fino alla restaurazione Meiji[4].
Note
- ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Iwaki" è il cognome.
- ^ (EN) Iwaki_Sadataka, su wiki.samurai-archives.com. URL consultato il 25 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2016).
- ^ (EN) Anthony J. Bryant, Sekigahara 1600, the final struggle, Osprey Publishing Ltd, 1995, p. 18-19, ISBN 1855323958.
- ^ (EN) Edmond Papinot, Historical and geographical dictionary of Japan, F. Ungar Pub. Co., 1964, p. 219.