Nel 1850 la città di Cracovia era ancora costituita soprattutto da edifici di legno risalenti al XVIII secolo e anche quelli in muratura presentavano molti elementi in legno. La città inoltre aveva scarse infrastrutture idriche e nessun servizio antincendio a tempo pieno.[2]
L'incendio si sviluppò il 18 luglio nella periferia della città intorno alla via Krupnicza, nei pressi di un mulino per cereali, e venne attribuito ad un incidente causato da un mugnaio e da un fabbro durante la riparazione di alcune attrezzature. A causa dei forti venti, l'incendio crebbe di intensità e si diffuse agli edifici vicini fino a raggiungere il centro della città.[2] In poche ore l'incendio colpì più di otto strade fino a che non venne circoscritto, anche grazie al contributo degli studenti della Università Jagellonica che impedirono che causasse danni seri alla biblioteca dell'università. La diffusione del fuoco venne interrotta in una giornata, ma ci vollero diversi giorni e l'intervento dell'esercito per estinguerlo completamente.[3]
L'incendiò causò la distruzione del 10% della città[4] e fu il principale responsabile della successiva stagnazione economica della città.
Come effetto positivo ebbe quello di aumentare il budget a disposizione nella lotta agli incendi della città, anche se il primo servizio antincendio venne istituito solo nel 1865.
^ Komenda Miejska Państwowej Straży Pożarnej w Krakowie, The 1850 Great Fire of Kraków, su Source: Janina Bieniarzówna, Jan M. Małecki (1985), Dzieje Krakowa, ISBN 83-08-00116-5. URL consultato il 23 settembre 2017.