Lukáš, un giovane vedovo promesso sposo di Vendulka, vorrebbe baciare la fidanzata prima del matrimonio. La ragazza invece è riluttante perché una superstizione locale afferma che un bacio prematrimoniale possa provocare l'ira della moglie defunta. Dopo molte peripezie che coinvolgono l'intero paese e che, con un capovolgimento dei ruoli, vede a un certo punto essere Vendulka a voler baciare Lukáš il quale però non vuole, alla fine i due promessi sposi riescono a baciarsi senza che si verifichino le temute conseguenze.
(Il bacio, Atto II, Canzone dell'allodola, soprano Bronislava Tomanova (Barče), al pianoforte Veronika Ptackova
Critica
Il bacio è un'opera scritta in età matura da Smetana, composta quando il musicista era diventato ormai completamente sordo. Anche in questo libretto, come negli altri scritti da Eliška Krásnohorská, i personaggi non sono giovanissimi e hanno problemi di comunicazione. La partitura non è divisa in numeri: la scrittura è continua, senza soluzione di continuità del flusso musicale fra le diverse scene e senza divisione fra recitativi e arie. Sono molto rari i temi derivati dal repertorio tradizionale boemo; quasi tutte le melodie sono state infatti scritte ex novo da Smetana, anche se nello stile dei canti popolari boemi.
Registrazione
Pro Arte 3PAL-3005: Eduard Haken, Eva Děpoltová, Leo Marian Vodička, Václav Zítek, Libuše Márová, Karel Hanus, Božena Effenberková, Zdeněk Jankovský; Brno Janáček Opera Orchestra and Chorus; František Vajnar (direttore)
Maria Cristina Petri, «Bacio, Il». In: Piero Gelli (a cura di), Dizionario dell'opera 2008; edizione aggiornata da Filippo Poletti, Milano: Baldini Castoldi Dalai, 2007, pp. 121–2, ISBN 978-88-607-3184-5