Quando fu pubblicato, Go to Heaven fu accolto da recensioni generalmente negative da parte della critica. Sebbene possa considerarsi una sorta di ritorno alle radici della band con sonorità maggiormente rock,[5] il disco venne descritto come un tentativo mainstream e una "svendita commerciale" da parte di molti recensori. La voce di Mydland ricordò Michael McDonald ad alcuni critici che paragonarono il "soft rock californiano" dei Grateful Dead di Go to Heaven, alla direzione stilistica intrapresa da gruppi come i Doobie Brothers.[6]
Tracce
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Don't Ease Me In/Stealin' ·The Golden Road (To Unlimited Devotion)/Cream Puff War ·Viola Lee Blues Part 1/Viola Lee Blues Part 2 ·Dark Star/Born Cross-Eyed ·Dupree's Diamond Blues/Cosmic Charlie ·China Cat Sunflower/St. Stephen ·Uncle John's Band/New Speedway Boogie ·Truckin'/Ripple ·One More Saturday Night/Bertha ·Sugar Magnolia/Mr. Charlie ·Let Me Sing Your Blues Away/Here Comes Sunshine ·Eyes of the World/Weather Report Suite, Pt. 1 ·U.S. Blues/Loose Lucy ·The Music Never Stopped/Help on the Way ·Franklin's Tower ·Dancin' in the Streets/Terrapin Station ·Good Lovin'/Stagger Lee ·Shakedown Street/France ·Alabama Getaway/Far from Me ·Don't Ease Me In ·Touch of Grey/My Brother Esau ·Hell in a Bucket/West L.A. Fadeaway ·Throwing Stones/When Push Comes to Shove ·Foolish Heart/We Can Run ·Just a Little Light ·Iko Iko ·Morning Dew