Con temi e impostazioni naturalistiche, esordì dopo il 1860 descrivendo la vita di piccoli borghesi, artigiani e impiegati in opere come I costumi della via Rasterjaeva, del 1866.
Ebbe simpatie populiste e, vissuto in seguito a contatto diretto con il mondo contadino, insieme a Nikolaj Nikolaevič Zlatovratskij divenne uno degli esponenti della narrativa contadina; questo è l'oggetto del suo Diario di campagna del 1880 e soprattutto di La potenza della terra, del 1882, opera che sta fra il saggio di indagine sociologica ed il romanzo ed è considerata la sua opera più rilevante.
Colpito da gravi disturbi psichici, trascorse in manicomio gli ultimi dieci anni della sua vita.