Gernot Böhme studiò matematica, fisica e filosofia presso l'Università di Gottinga e di Amburgo. Prese il dottorato di ricerca nel 1966 ad Amburgo, con un lavoro sulle modalità del tempo. Il passaggio dalla scienza alla filosofia fu parzialmente dovuta all'incontro con Carl Friedrich von Weizsäcker, con il quale ha lavorato a stretto contatto ad Amburgo e poi a Starnberg. Con Weizsäcker egli condivise un interesse per Platone e Kant. Dal 1965 al 1969 è stato ricercatore presso l'Università di Amburgo, con Weizsäcker, e successivamente presso l'Università di Heidelberg, con Georg Picht. Nel 1977 è diventato professore di filosofia presso la Technische Universität di Darmstadt. Nel 2005 è diventato direttore dell'Instituts für Praxis der Philosophie e. V. (IPPh). Sua moglie Farideh Akashe-Boehme è morta nel 2008.
Il pensiero filosofico
Nel 1995 ha pubblicato un saggio filosofico sulle atmosfere dal titolo Atmosphäre: Essays zur neuen Ästhetik (tradotto in italiano: Atmosfere, estasi, messe in scena. L'estetica come teoria generale della percezione, Milano 2010), nel senso che «la presenza di una particolare situazione — ambientale, artistica, patetica —incide profondamente sulla nostra "cenestesi" [2] , o, se preferiamo sulla nostra Lebenswelt [3]:..» [4] il nostro senso della vita. È innegabile che la visione di un'opera d'arte in una particolare situazione come può essere lo sfondo archeologico che la circonda o il complesso architettonico dell'interno di una chiesa o una musica in sottofondo, incidano profondamente sul giudizio che ne diamo e che viene alterato, positivamente o negativamente, da queste "atmosfere" dalle quali dobbiamo, invece, liberarci per acquisire una valutazione obiettiva, limitata cioè ai fattori percettivi.[5]
Opere
1994 Anthropologie in pragmatischer Hinsicht
1995 Atmosphäre: Essays zur neuen Ästhetik. Frankfurt am Main
1999 Theorie des Bildes. Fink, München
2001 Aisthetik. Vorlesungen über Ästhetik als allgemeine Wahrnehmungslehre, Fink
2002 Die Natur vor uns. Naturphilosophie in pragmatischer Hinsicht. Kusterdingen
2003 Der Typ Sokrates, Suhrkamp
2003 Leibsein als Aufgabe. Leibphilosophie in pragmatischer Hinsicht, Kusterdingen
^Il termine (composto di "ceno", comune e del gr. αἴσϑησις "sensazione") indica una sensazione generale che sta alla base della cosiddetta «immagine del corpo» o «schema corporeo» e, per suo tramite, della «coscienza di sé» e delle funzioni dell'Io.