Gennadij Ivanovič Janaev (in russo Геннадий Иванович Янаев?; Perezov, 26 agosto 1937 – Mosca, 24 settembre 2010) è stato un politico sovietico e dal 1991 russo.
Biografia
Janaev operò nel comitato regionale del Komsomol dell'oblast' di Gorkij dal 1963 al 1966.[1] Nel periodo dal 1968 al 1970, occupò la posizione di Presidente del Comitato delle Organizzazioni Giovanili Sovietiche, mentre tra il 1986 e il 1990 fu segretario, vicepresidente e Presidente delle associazioni di commercio sovietiche (in russo Всесоюзный центральный совет профессиональных союзов, (ВЦСПС)?, Vsesojuznyj central'nyj sovet professional'nych sojuzov, VCSPS).[1] Dal luglio 1990 al gennaio 1991 fu membro del Politburo e segretario del Comitato Centrale del PCUS. Dal dicembre 1990 all'agosto 1991 occupò il ruolo di Vicepresidente dell'Unione Sovietica.[1]
Durante il colpo di Stato di Mosca (19-21 agosto 1991), Janaev fu membro del Comitato statale per lo stato di emergenza, e fu nominato Presidente dell'Unione Sovietica.[1] Fu poi arrestato e messo sotto processo per il suo ruolo di primo piano nell'organizzazione del golpe.[1] Successivamente fu amnistiato grazie ad un decreto della Duma di Stato russa nel 1994.[1] Negli ultimi anni della sua vita ha lavorato come consulente per comitati di veterani e come docente di storia.
È scomparso il 24 settembre 2010 all'età di 73 anni a seguito di una lunga malattia.[2][3]
Citazione
«Lasciatemi dire che Michail Gorbačëv è ora in vacanza. Sta subendo delle cure nel nostro Paese. È molto stanco dopo questi anni e gli ci vorrà del tempo per ristabilirsi»
Onorificenze
Note
Voci correlate
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