O'Herlihy ebbe quattro figli. È morto a Bath, nel Somerset, il 15 settembre 2021, a 70 anni, per cause ancora sconosciute.[3][4]
Carriera
Nella sua carriera vanta più di trenta apparizioni accreditate col suo nome, la maggior parte delle quali in ruoli da cattivo o da antagonista come in Mai dire mai, Superman III,[1]Il giustiziere della notte 3 e L'ultimo fuorilegge. Il suo ruolo come Airk Thaughbaer nel fantasyWillow (1988) è uno dei pochi ruoli eroici che abbia interpretato, così come quello del focoso ufficiale britannico delle Virginia, il capitano Leroy nella serie televisiva Sharpe's Eagle.
Venne scelto per il ruolo del fratello maggiore, Chuck Cunningham, per Happy Days,[2][5] ruolo che interpretò nella prima stagione fino all'episodio Giusta punizione, e venne sostituito nella seconda stagione da Randolph Roberts fino all'episodio Vigilia di Natale. Chuck non comparve più, ma venne menzionato in pochi altri episodi, l'ultimo dei quali fu Un amico importante. Successivamente, Chuck venne rimosso completamente dalla serie, che mostrava la famiglia Cunningham solo con due figli, di cui il maggiore era Richie. Il personaggio ha dato il nome alla Sindrome di Chuck Cunningham, che si riferisce ad un personaggio che scompare da una trasmissione televisiva senza una spiegazione e il programma si re-imposta come se non fosse mai esistito.[6] O'Herlihy non voleva fare solo ruoli televisivi, ma preferiva il cinema. Interpretò un guerriero nel film Willow, prodotto da George Lucas e diretto dal suo "fratellino" di Happy DaysRon Howard. Apparve anche nell'episodio pilota di Star Trek: Voyager come Jabin, appartenente alla specie dei Kazon, e anche ne L'uomo da sei milioni di dollari[2] e La donna bionica. Successivamente interpretò il killer sadico Dan Suggs nella miniserie Colomba solitaria (1989).
Nel 2009 tornò sul grande schermo nei panni dello Sceriffo Vaines nel sequel del film horror di Neil Marshall, The Descent Part 2, e dopo dieci anni ritornò al cinema per interpretare lo scrittore John Anderson, protagonista del film Queen of the Redwood Mountains del regista Nic Saunders, un film ispirato dagli autori della Beat Generation, e uscito nel 2021.