Galassie satellite della Via Lattea

La Via Lattea ha numerose piccole galassie satellite che sono gravitazionalmente a lei legate, come parte del cosiddetto sottogruppo della Via Lattea, a sua volta parte del Gruppo Locale[1].

Fino ad una ventina di anni fa la Via Lattea appariva come un sistema abbastanza isolato con poche galassie satellite di piccole dimensioni. Nel 1994 la scoperta della Corrente stellare del Sagittario, quanto restava di una galassia nana distrutta dalla forza gravitazionale della Via Lattea, ha radicalmente cambiato la visione del sistema dominato dalla nostra galassia e ha messo in evidenza l'importanza delle interazioni tra la Via Lattea e le sue galassie satellite[2].

Fino all'agosto 2015 si conoscono una trentina di piccole galassie satellite confermate entro un raggio di 420 kiloparsec (circa 1,5 milioni di anni luce) dalla Via Lattea, ma non tutte necessariamente le orbitano intorno. Di queste, le uniche visibili a occhio nudo sono la Grande e la Piccola Nube di Magellano, note all'umanità fino dalla preistoria. Misurazioni effettuate nel 2006 mediante il Telescopio spaziale Hubble suggeriscono che le Nubi di Magellano hanno un movimento troppo veloce per essere in orbita intorno alla Via Lattea[3].

Tra le galassie confermate essere in orbita attorno alla Via Lattea la più grande è la Galassia Nana Ellittica del Sagittario con un diametro di 20.000 anni luce, circa un quinto di quello della Via Lattea. Inoltre, sempre all'agosto 2015, sono state identificate più di 20 piccole galassie candidate a satelliti della Via Lattea o, cosa estremamente interessante, a satelliti della Grande e della Piccola Nube di Magellano[4][5][6][7]. Quindi emergerebbe l'esistenza di galassie satellite di altrettante galassie satellite. Anzi è stato calcolato che, a fronte di circa un centinaio di piccole galassie che dovrebbero esistere, distribuite nell'area della Via Lattea, almeno il 20-30% di esse risulterà associato alle Nubi di Magellano[7].

Caratteristiche

Le galassie satellite, che orbitano ad una distanza compresa tra i 1 000 anni luce (310 pc) dal bordo del disco della Via Lattea e il bordo dell'alone di materia oscura situato a 980 000 anni luce (300 000 pc) dal centro della Via Lattea (il raggio viriale della nostra galassia), sono generalmente prive di gas d’idrogeno rispetto alle galassie che orbitano a maggiore distanza. Questa regione contiene un alone di denso e caldo gas della Via Lattea, che allontana il gas caldo dalle galassie satellite, mentre quelle situate oltre questa regione mantengono ancora abbondanti quantità di gas[8][9].

Lista delle galassie satellite

Di seguito è riportata la lista delle galassie satellite della Via Lattea attualmente note[10]:

Nome Nome alternativo Diametro (kpc) Distanza
(kpc)
Tipo Scoperta Note Immagine
Nana Ellittica del Cane Maggiore CMa Dwarf, PGC 5065047 1,5 8 Irr 2003 confermata[11]
Nana Ellittica del Sagittario Sag DEG, Sagittarius Dwarf Elliptical Galaxy, Sgr dSph, Sagittarius Dwarf Spheroidal, Sgr I Dwarf 2 20 E 1994 confermata[12]
Grande Nube di Magellano LMC, ESO 56- G 115, PGC 17223, Nubecola Major 4 48,5 SBm preistorica confermata
Piccola Nube di Magellano SMC, NGC 292, PGC 3085, Nubecola Minor 2 61 Irr preistorica confermata
Ursa Major II Ursa Major II dwarf, UMa II galaxy, Ursa Major II 0,2 30 dG D 2006 confermata[13]
Nana dell’Orsa Minore Ursa Minor dwarf, UGC 9749, PGC 54074, DDO 199, UMi Dwarf 0,4 60 dE4 1954 confermata
Nana del Drago Draco Dwarf Spheroidal, Draco dSph, UGC 10822, PGC 60095, DDO 208 0,7 80 dE0 1954 confermata
Nana dello Scultore Sculptor Dwarf Spheroidal, PGC 3589, MCG-06-03-015 0,8 90 dE3 1937 confermata
Nana del Sestante Sextans I, LEDA 88608 0,5 90 dE3 1990 confermata[14]
Nana della Carena Carina Dwarf, PGC 19441 0,5 100 dE3 1977 confermata[15]
Nana dell’Orsa Maggiore Ursa Major I dwarf, Uma I dwarf, Ursa Major I dSph - 100 dG D 2005 confermata[16]
Nana della Fornace Fornax dSph, Fornax Dwarf Elliptical, Fornax Dwarf Galaxy, Fornax dE, PGC 10074/10093 0,6 140 dE2 1938 confermata
Leo II PGC 34176 0,7 210 dE0 1950 confermata
Leo I UGC 5470, PGC 29488, DDO 74, A1006, Harrington-Wilson #1, Regulus Dwarf 0,5 250 dE3 1950 confermata
Leo IV Leo IV, PGC 4713561 0,3 160 dSph 2006 confermata[17]
Leo V Leo V, PGC 4713563 0,08 180 dSph 2007 confermata[18]
Leo T Leo T, PGC 4713564 0,34 420 dSph/dIrr 2006 confermata[19]
Nana del Boote Bootes I, Boo dSph, Boötes Satellite, Boötes Dwarf Spheroidal Galaxy, Boötes dSph galaxy, PGC 4713553 0,3 60 dSph 2006 confermata[20]
Nana del Boote II Boo II, PGC 4713552 0,1 42 dSph 2007 confermata[21]
Nana del Boote III Boo III, PGC 4713562 1 46 dSph? 2009 confermata[22]
Nana della Chioma di Berenice Coma Dwarf, PGC 4713557 0,14 42 dSph 2006 confermata[17]
Segue 2 - 0,07 35 dSph 2007 confermata[23]
Nana dei Cani da Caccia Canes Venatici I, CVn Dwarf Galaxy, PGC 4689223 2 220 dSph 2006 confermata[24]
Nana dei Cani da Caccia II Canes Venatici II, CVn II, PGC 4713558, SDSS J1257+3419 0,3 155 dSph 2006 confermata[17]
Nana di Ercole Her, PGC 4713580 0,7 135 dSph 2006 confermata[17]
Nana dei Pesci II Pisces II 0,12 180 dSph 2010 confermata[25]
Laevens 1 PSO J174.0675-10.8774, Crater cluster, Crater/Laevens 1 0,04 145 dSph? 2014 non confermata (più probabile ammasso globulare)[26][27]
Nana del Reticolo II - - 30 dSph 2015 confermata[4][28]
Nana di Eridano II Eridanus II, DES J0344.3-4331 1,5 380 dSph 2015 confermata[4][28]
Nana dell’Orologio I - - 100 dSph? 2015 non confermata (ammasso globulare ?)[4][28]
Nana del Pittore I - - 115 dSph? 2015 non confermata (ammasso globulare ?)[4][28]
Nana della Fenice II - - 100 dSph? 2015 non confermata (ammasso globulare ?)[4][28]
Kim 2/Nana dell’Indiano I - - 100 dSph? 2015 non confermata (ammasso globulare ?)[4][28]
Nana della Gru I - - 120 dSph 2015 confermata[4]
Nana di Eridano III - - 90 dSph? 2015 non confermata (ammasso globulare ?)[4][28]
Nana del Tucano II - - 70 dSph 2015 confermata[4][28]
Willman 1 SDSS J1049+5103 < 1 38 ± 7 dSph ? 2004 non confermata (ammasso globulare ?)[29]
NGC 6822 Galassia di Barnard, C 57, IC 4895, DDO 209, PGC 63616 2 500 ± 10 IB(s)m 1884 non confermata (fa parte del Gruppo Locale ma non è una satellite della Via Lattea)
Leo A Leo III, UGC 5364, DDO 69, PGC 28868, CGCG 153-010, MCG +05-24-008 1,4 790 ± 40 IBm 1940 non confermata (fa parte del Gruppo Locale ma non è una satellite della Via Lattea)
Nana del Tucano PGC 69519 0,7 889 ± 17 dSph 1990 non confermata (fa parte del Gruppo Locale ma non è una satellite della Via Lattea)[30]
Segue 1 - 0,03 23 ± 2 dSph ? 2007 non confermata (ammasso globulare ?)[17]
Nana della Fenice ESO 245- G 007, PGC 6830, SGC 014903-4441.5, AM 0149-444 0,7 440 ± 20 IAm 1976 non confermata (fa parte del Gruppo Locale ma non è una satellite della Via Lattea)[31]
Nana della Gru II DES J2204−4626, Grus II 0,7 53 ± 5 IAm 2015 candidata; si trova più vicina alla Piccola Nube di Magellano (33 kpc) che alla Via lattea[28]
Laevens 2/Nana del Triangolo II Laevens 2/Triangulum II - 36 dSph ? 2015 candidata[32]
Nana dell’Idra II Hydra II - 128 ± 10 dSph ? 2015 candidata[33]
Nana di Pegaso III Pegasus III - 205 ± 20 dSph ? 2015 candidata[34]
Laevens 3 Lae 3 0,015 64 ± 3 ? 2015 è più probabile si tratti di un ammasso globulare[35]
Nana del Drago II Draco II/Laevans 4 0,01 22 ± 3 ? 2015 di incerta natura con caratteristiche in parte simili ad ammasso globulare e in parte a galassia nana[35]
Nana del Sagittario II Sagittarius II/Laevans 5 0,076 60 ± 5 dSph ? 2015 candidata[35]
Nana del Tucano III DES J2356-5935, Tucana III - 25 ± 2 dSph ? 2015 candidata; sottoposta a smembramento dall'azione gravitazionale della Via Lattea[28]
Nana della Colomba I DES J0531-2801, Columba I - 182 ± 18 dSph ? 2015 candidata[28]
Nana del Tucano IV DES J0002-6051, Tucana IV - 48 ± 4 dSph ? 2015 candidata; si trova a soli 18 kpc dalla Piccola Nube di Magellano[28]
Nana della Reticolo III DES J0345-5026, Reticulum III - 92 ± 13 dSph ? 2015 candidata[28]
Nana della Tucano V DES J2327-6316, Tucana V - 55 ± 9 dSph ? 2015 candidata; si trova a soli 14 kpc dalla Piccola Nube di Magellano[28]
Nana dell’Indiano I DES J2038-4609, Indus I - 214 ± 16 dSph ? 2015 candidata[28]
Nana dell’Indiano II DES J2038-4609, Indus II 0,36 214 dSph ? 2015 candidata[28]
Nana della Balena II DES J0117-1725, Cetus II - 30 ± 3 dSph ? 2015 candidata[28]
Nana dell'Orologio II Horologium II 0,09 78 dSph 2015 candidata[36]
DES 1 DES J0034-4902 - 82 dSph ? 2016 candidata[37]
Cratere II Crater II 2,2 117,5 dSph ? 2016 candidata[38]
Nana della Vergine I Virgo I 0,076 87 dSph ? 2016 candidata[39]

Mappa interattiva

Via LatteaGalassia Nana Ellittica del SagittarioGalassia Nana del SestanteGrande Nube di MagellanoPiccola Nube di MagellanoGalassia Nana dello ScultoreGalassia Nana della FornaceGalassia Nana della CarenaGalassia Nana del BooteGalassia Nana Ursa MajorGalassia Nana dell’Orsa MaggioreGalassia Nana dell'Orsa MinoreGalassia Nana del Drago
Galassie satelliti della Via Lattea

Correnti stellari

La Galassia Nana Ellittica del Sagittario si trova coinvolta in un processo di assimilazione da parte della Via Lattea e si pensa che si estinguerà nell'arco dei prossimi 100 milioni di anni. La Corrente stellare del Sagittario è una corrente di stelle in orbita polare intorno alla Via Lattea che l'attrazione gravitazionale della nostra galassia ha risucchiato dalla Galassia Nana Ellittica del Sagittario[2][40]. La Corrente stellare della Vergine è invece una corrente di stelle che rappresentano quanto resta di una galassia nana che orbitava intorno alla Via Lattea che la sua forza gravitazionale ha disassemblato e trasformato in una striscia di stelle[41]. Un'altra struttura con caratteristiche simile è l'Anello dell'Unicorno, scoperto nel 2002[42], che pare essersi formato a seguito di un incontro ravvicinato tra la Via Lattea e la Galassia Nana Ellittica del Cane Maggiore[43]. Tuttavia sulla reale esistenza di questa struttura sono state espresse perplessità in quanto potrebbe trattarsi di una delle increspature e ondulazioni del disco galattico della Via Lattea[44][45] che, inoltre, è risultata di dimensioni maggiori di quanto ipotizzato in precedenza (forse fino a 150.000-180.000 anni luce).

Note

  1. ^ David G. Turner, An Eclectic View of our Milky Way Galaxy, in Canadian Journal of Physics, vol. 92, n. 9, pp. 959-963, DOI:10.1139/cjp-2013-0429. URL consultato il 19 agosto 2015.
  2. ^ a b D. Lynden-Bell e R. M. Lynden-Bell, Ghostly streams from the formation of the Galaxy's halo, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 275, 1º luglio 1995, pp. 429-442. URL consultato il 19 agosto 2015.
  3. ^ Magellanic Clouds May Be Just Passing Through, su phys.org. URL consultato il 19 agosto 2015.
  4. ^ a b c d e f g h i j (EN) Sergey E. Koposov, Vasily Belokurov e Gabriel Torrealba, Beasts of the Southern Wild : Discovery of nine Ultra Faint satellites in the vicinity of the Magellanic Clouds., in The Astrophysical Journal, vol. 805, n. 2, 1º giugno 2015, p. 130, DOI:10.1088/0004-637X/805/2/130. URL consultato il 19 agosto 2015.
  5. ^ (EN) Dongwon Kim, Helmut Jerjen e Antonino P. Milone, Discovery of a Faint Outer Halo Milky Way Star Cluster in the Southern Sky, in The Astrophysical Journal, vol. 803, n. 2, 20 aprile 2015, p. 63, DOI:10.1088/0004-637X/803/2/63. URL consultato il 19 agosto 2015.
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  7. ^ a b Eight Ultra-faint Galaxy Candidates Discovered in Year Two of the Dark Energy Survey, in arXiv:1508.03622 [astro-ph, physics:hep-ph], 14 agosto 2015. URL consultato il 19 agosto 2015.
  8. ^ (EN) Kristine Spekkens, Natasha Urbancic e Brian S. Mason, The Dearth of Neutral Hydrogen in Galactic Dwarf Spheroidal Galaxies, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 795, n. 1, 1º novembre 2014, pp. L5, DOI:10.1088/2041-8205/795/1/L5. URL consultato il 19 agosto 2015.
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