Gaio Volasenna Severo (in latino: Gaius Volasenna Severus; Volaterrae o Arretium, 5 circa – dopo il 47) è stato un magistrato e senatore romano, console dell'Impero romano.
Biografia
Appartenente alla famiglia etrusca, probabilmente di Volaterrae o Arretium[1][2][3], dei Volasennae, forse stabilitasi ad Herculaneum[4][5][6], Severo, homo novus[7], è stato riconosciuto come verosimilmente fratello maggiore del console claudiano e proconsole d'Asia Publio Volasenna[3][5]. Entrambi erano certamente parenti della matrona Volasennia Terza, moglie del senatore augusteo e patrono di Herculaneum Marco Nonio Balbo[3][5]. È stato proposto che la successione rapida di due consolati per i due fratelli possa celare un grande favore del princeps Claudio per la famiglia[8][9].
L'esistenza di Severo è emersa solamente di recente[3][10], e la sua carriera è ben poco nota. Severo è però attestato unicamente al vertice dello stato romano: egli fu infatti console suffetto al fianco di Gneo Osidio Geta[11][12] per i mesi di novembre e dicembre del 47[7][10], sostituendo Lucio Vagellio[7].
Dopo il suo consolato, Severo scompare dalla storia.
Note
- ^ G. Camodeca in Epigrafia e ordine senatorio, II, Roma 1982, pp. 101-163, in particolare 126.
- ^ M. Torelli in Epigrafia e ordine senatorio, II, Roma 1982, pp. 275-299, in particolare 290.
- ^ a b c d A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-605.
- ^ U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, p. 440.
- ^ a b c PIR2 V 926-928 (Wachtel-Heil).
- ^ Contraria all'ipotesi di uno spostamento della famiglia ad Ercolano è A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-605.
- ^ a b c A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 605.
- ^ A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, p. 603 nota 770.
- ^ U. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n.Chr., Bonn 1982, p. 519.
- ^ a b PIR2 V 927 (Wachtel-Heil).
- ^ AE 1988, 328.
- ^ AE 2000, 334.
Bibliografia
- A. Tortoriello, I fasti consolari degli anni di Claudio, Roma 2004, pp. 603-605.
- PIR2 V 927 (Wachtel-Heil).