La denominazione è stata proposta da Denham e Crook nel 1976[1] per descrivere un fronte termico che si estende dall'Australia alla Nuova Zelanda, tra il Mar dei Coralli e il Mar di Tasman.[2][3]
Caratteristiche
Originandosi al margine della corrente dell'Australia Orientale, il fronte di Tasman fluisce serpeggiando verso est tra le latitudini 152° E e 164° E e le latitudini 31° S e 37° S,[4][5] ricongiundendosi poi alla linea di costa della Nuova Zelanda dove da luogo alla corrente orientale di Auckland.[6]
La topografia gioca un ruolo dominante nella formazione del fronte di Tasman.[2] I dati mostrano che il percorso del fronte è in parte influenzato dal passaggio del flusso al di sopra delle grandi dorsali oceaniche.[7] I meandri che si osservano nel fronte di Tasman possono essere causati dai flussi meridionali lungo le dorsali, come nel caso della fossa della Nuova Caledonia (166° E) e del Norfolk Ridge (167° E). Anche le correnti abissali possono innescare la formazione di meandri, come quelli associati al Lord Howe Rise (161° E) e al Dampier Ridge (159° E).[8]
Sul fronte di Tasman sono stati condotti numerosi studi basati su osservazioni[5][7] e modellizzazioni,[8][9] oltre a investigazioni paleo-oceanografiche dei sedimenti marini.[10] Gli studi osservativi biologici sono in numero minore, ma quelli condotti hanno mostrato una correlazione tra le caratteristiche fisiche del fronte e le proprietà delle comunità ittiche.[11]
Gli studi che correlano le proprietà biogeochimiche con i processi fisici del fronte di Tasman sono numericamente ancora inferiori.[3]