Fire Emblem: The Sacred Stones

Fire Emblem: The Sacred Stones
videogioco
Copertina americana della confezione. Sono raffigurati Erika (a destra) ed Ephraim (a sinistra), i protagonisti del gioco.
Titolo originaleファイアーエムブレム 聖魔の光石
PiattaformaGame Boy Advance
Data di pubblicazioneGiappone 7 ottobre 2004[1]
23 maggio 2005[2]
4 novembre 2005[3]

Nintendo 3DS:
15 dicembre 2011
Mondo/non specificato 16 dicembre 2011[4]
Wii U (Virtual Console):
Giappone 6 agosto 2014[5]
18 giugno 2015[4]
Zona PAL 1º gennaio 2015[4]

GenereVideogioco di ruolo alla giapponese
OrigineGiappone
SviluppoIntelligent Systems
PubblicazioneNintendo
DirezioneSachiko Wada, Taiki Ubukata, Kentaro Nishimura
ProduzioneToru Narihiro, Hitoshi Yamagami
ProgrammazioneHiroyuki Fujiwara
Direzione artisticaSachiko Wada, Ryo Hirata
SceneggiaturaKouhei Maeda, Sachiko Wada, Taiki Ubukata, Kenji Matsuura, Ikuko Mikami, Naomi Masuda
MusicheYoshihiko Kitamura, Saki Haruyama, Yoshito Hirano
Modalità di giocoSingolo giocatore, Multigiocatore via cavo
SupportoCartuccia 128-megabit
Fascia di etàCERO: A[6] · ESRB: E[7] · OFLC (AU): PG[8] · PEGI: 7[9] · USK: 0[10]

Fire Emblem: The Sacred Stones (ファイアーエムブレム 聖魔の光石?, Faiā Emuburemu: Seima no Kōseki) è l'ottavo ed ultimo capitolo della saga Fire Emblem ad approdare sulla console portatile Game Boy Advance. È il secondo della serie ad essere commercializzato in Europa.

Il gioco in questione utilizza lo stesso approccio dei precedenti capitoli distribuiti su Game Boy Advance, Fire Emblem: Fujiin no Tsurugi e Fire Emblem. Tra essi, il primo mai fu diffuso al di fuori del Giappone, disponibile in inglese tramite previo lo scaricamento di una patch amatoriale.

The Sacred Stones è stato sviluppato contemporaneamente a Fire Emblem: Path of Radiance come progetto secondario, condividendo gran parte dei suoi tratti con Fire Emblem e incorporando elementi già presentati in passato in Fire Emblem Gaiden. Annunciato per la prima volta a metà del 2004, è stato fortemente pubblicizzato in Giappone. In Giappone ha venduto oltre 230 000 unità nel 2004 e 90 000 al suo debutto in Nord America. L'accoglienza è stata complessivamente positiva per la sua storia e il gameplay, sebbene molti critici abbiano criticato l'eccessiva somiglianza con il suo predecessore.

Trama

Fire Emblem: The Sacred Stones è ambientato nel continente di Magvel, suddiviso in sei nazioni. Molto tempo prima degli eventi di gioco, tali paesi furono coinvolti in un feroce conflitto tra esseri umani e mostri, al termine del quale riuscirono a sigillare l'anima del Re Demone Fomortiis grazie a cinque gemme magiche chiamate "Pietre Sacre", che vennero poi assegnate a cinque differenti nazioni.

L'Impero di Graze, la più grande delle cinque nazioni fondatrici, lancia un inaspettato assalto alla vicina nazione di Renais. Colto di sorpresa, Renais viene sbaragliata, il re assassinato ed Erika ed Ephraim, i due principi gemelli, vengono separati: Eirika fugge, su ordine del sovrano, nella nazione settentrionale di Frelia assieme al fidato generale Seth, mentre Ephraim si reca sottoterra per organizzare una resistenza contro l'Impero di Graze a sud. Mentre Eirika cerca aiuto dalle altre nazioni e raccoglie alleati, varie creature non morte iniziano a proliferare, segno evidente del ritorno di Fomortiis. Una volta riunitisi, i due scoprono che Graze ha intenzione di distruggere le Pietre Sacre e scatenare ancora una volta il Re Demone. L'Impero nel frattempo continua ad attaccare ferocemente le altre nazioni, riuscendo a distruggere la Pietra dello Stato di Frelia.

I fratelli si separano ancora una volta, ciascuno in missione per preservare le Pietre. Ephraim viene raggiunto dagli alleati delle nazioni di Frelia e con il loro supporto si fa strada nel cuore dell'impero, giungendo fino al palazzo dell'Imperatore Vigarde, che riesce a sconfiggere. Poco dopo il principe Lyon, amico d'infanzia dei gemelli, rivela che l'Imperatore era morto di malattia vari mesi prima, e Lyon, temendo di non essere in grado di governare, sacrificò la Pietra Sacra della sua nazione nel tentativo di resuscitarlo, ma inavvertitamente venne soggiogato dalla volontà del Re Demone in essa contenuta. Dichiarando di puntare alla conquista dell'intero continente, si dilegua. Appesantito da questa conoscenza, Ephraim si dirige a Jehenna e salva Eirika.

Una volta riuniti, i fratelli raccolgono le loro forze e liberano Renais, recuperando la Pietra Sacra che era stata nascosta per proteggerla dall'invasione. Dopo aver raccolto rinforzi da Frelia, i gemelli si dirigono a est verso Rausten, sperando di proteggere la sua Pietra Sacra. Lungo la strada, i gemelli affrontano Lyon, che riesce tuttavia a distruggere Pietra Sacra in loro possesso. I gemelli riescono a scappare e recuperare l'ultima Pietra Sacra intatta da Rausten. I fratelli inseguono Lyon in una foresta, dove sta eseguendo un rituale che resusciterà il Re Demone, e riescono a ucciderlo, causando però inevitabilmente la resurrezione del Re Demone. Eirika ed Ephraim usano la Pietra Sacra di Rausten per sigillare l'anima del Re Demone, e poi le loro forze distruggono il suo corpo.

Modalità di gioco

Fire Emblem: The Sacred Stones è un gioco di ruolo tattico in cui i giocatori assumono il ruolo dei fratelli reali Eirika ed Ephraim in avventure separate mentre combattono le forze ostili che invadono la loro patria, in compagnia degli alleati acquisiti durante il loro viaggio.[11] L'ambientazione di Magvel viene esplorata attraverso una mappa estesa del mondo intero, con percorsi che conducono a diverse mappe di battaglia sbloccate man mano che la storia procede. Oltre alle mappe e ai dungeon legati alla storia, esistono dungeon opzionali in cui le unità scelte possono combattere liberamente i nemici, guadagnando punti esperienza. Ogni volta che un'unità guadagna 100 punti esperienza, essa guadagna un livello e alcune delle sue statistiche aumentano in modo casuale. Tutti i personaggi possono progredire fino al 20º livello.[11][12][13] Dopo che un personaggio raggiunge il livello 10, ha la possibilità di evolversi utilizzando un oggetto specifico. Un cambiamento notevole rispetto ai giochi precedenti è che sono disponibili più opzioni per l'evoluzione delle classi: ad esempio, un Cavaliere può evolversi in un Paladino o in un Grande Cavaliere.

Le battaglie utilizzano un sistema a turni, con unità giocatore, alleate e nemiche che si muovono a turno su un campo di battaglia in griglia. In ogni battaglia, al giocatore viene dato il comando di un numero limitato di unità e un obiettivo da completare. La classe del personaggio determina le abilità dell'unità, le armi disponibili, la forza e il raggio di movimento. Ad esempio, i personaggi a cavallo possono spostarsi entro il resto del loro raggio di movimento se hanno scambiato o assistito un'altra unità del giocatore in un raggio più breve.[12][14] Altre hanno la capacità di "salvare" unità, abbassando le proprie statistiche e rimuovendo dal pericolo l'unità salvata. A seconda della classe e delle statistiche, è possibile utilizzare oggetti per curare o infliggere alterazioni di stato come "Veleno" (un'unità perde punti vita ogni turno), "Berserk" (un'unità attacca le unità vicine indiscriminatamente) e disturbi di immobilizzazione come "Sonno" e "Pietrificazione".

Un elemento chiave della battaglia è il triangolo delle armi, una meccanica sasso-carta-forbici che regola quale tipo di arma è più efficace contro un'altra. I tipi di armi variano da armi da mischia a corto raggio come spade e asce ad armi a distanza come archi e bastoni magici. Vari oggetti raccolti durante le missioni, come oggetti curativi e armi, possono essere scambiati con altre unità dell'esercito o venduti a commercianti che si trovano sulla mappa.[12][13] Tutti gli articoli si degradano con l'uso e si rompono dopo un certo numero di utilizzi. Diverse armi presentano anche un livello di abilità minimo richiesto per essere utilizzate, che impone alle unità di addestrarsi con quel tipo di arma per guadagnare il grado corretto, che va da E a S. Quando un'unità raggiunge il grado S con un'arma, tutte le altre abilità con le armi sono bloccate al grado A.[12][14][15][16]

Alcune unità che condividono una particolare statistica di affinità possono trarre vantaggio dalle Conversazioni di Supporto all'interno della battaglia. Dopo aver trascorso un certo numero di turni a pochi spazi l'uno dall'altro, due unità possono iniziare una Conversazione di Supporto quando occupano spazi adiacenti. Ogni coppia di unità può avere fino a tre conversazioni di supporto, e ognuno di essi garantisce a entrambe le unità migliori bonus sulle statistiche nelle battaglie future se si trovano entro tre spazi l'una dall'altra.[12]

Quando un'unità cade in battaglia, essa muore permanentemente e non è più utilizzabile, a meno che il giocatore non riavvii il gioco da un precedente file di salvataggio. Alcune morti di personaggi, come quelle dei protagonisti Eirika ed Ephraim, richiedono di ripartire dall'ultimo salvataggio.[12][14]

Oltre al giocatore singolo, il gioco include un'opzione multiplayer locale in cui quattro giocatori possono portare le unità scelte nell'Arena Link. La vittoria va all'ultimo gruppo in piedi o al team con il punteggio più alto a seconda delle condizioni della partita.[12][17] Nei combattimenti multigiocatore le unità sconfitte non muoiono permanentemente.[17]

Sviluppo e distribuzione

The Sacred Stones è stato prodotto da Intelligent Systems parallelamente allo sviluppo di Fire Emblem: Path of Radiance per GameCube. Secondo lo staff, lo sviluppo è iniziato inaspettatamente nel 2003. Il lavoro ha richiesto anche il coinvolgimento di personale esterno, tra cui ex sviluppatori Capcom. La direzione e il design dei personaggi sono stati affidati a Sachiko Wada, che in precedenza aveva lavorato a The Binding Blade e Fire Emblem.[18][19] Un secondo character designer è stato Ryo Hirata, che aveva lavorato a The Blazing Blade, oltre ai progetti per lo studio di animazione Production I.G..[20] L'ambientazione è stata curata da Kouhei Maeda.[21] La maggior parte dei sistemi di gioco progettati per Fire Emblem sono stati trasferiti in The Sacred Stones, salvo alcune aggiunte minori.[19] Alcune delle sue meccaniche di gioco sono state prese in prestito da Fire Emblem Gaiden del 1992, insieme ad altre meccaniche non specificate dei titoli per Super Famicom.[22] Successivamente è stato affermato che l'inclusione di questi elementi era un omaggio deliberato a Gaiden da parte dello staff.[23] Il titolo della serie "Emblema del Fuoco", che assume forme diverse in ogni universo della serie, appare in The Sacred Stones sotto forma della gemma custodita dall'Impero di Grado, usata per sigillare l'anima del Re Demone.[24] The Sacred Stones è inoltre l'ultimo gioco di Fire Emblem ad essere sviluppato su dispositivi portatili fino a Fire Emblem Awakening per Nintendo 3DS, uscito nel 2012.[19][22]

The Sacred Stones è stato annunciato per la prima volta in Giappone nel giugno 2004 ed è uscito in Giappone il 7 ottobre dello stesso anno. È stato pubblicato nel 2005 in Nord America ed Europa, rispettivamente il 23 maggio e il 4 novembre.[2][3] Secondo i membri dello staff di Nintendo Treehouse Tim O'Leary e Alan Averill, The Sacred Stones era un gioco più facile da localizzare poiché aveva meno contenuto di testo rispetto al suo predecessore.[25] Il titolo è uscito come download gratuito il 16 dicembre 2011.[26] Il gioco è stato reso disponibile sulla Virtual Console di Wii U in Giappone il 6 agosto 2014 , in Europa il 1º gennaio 2015 e il 18 giugno dello stesso anno in Nord America.[27][28][29]

Accoglienza

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
GameRankings (media al 19-8-2007) 84%[30]
Metacritic (media al 19-8-2007) 85/100[31]
1UP.com B+[32]
Cheat Code Central 4/5[33]
Diehard GameFan 8/10[34]
Eurogamer 8/10[17]
Famitsū 35/40[35]
GamerDad 4/5[36]
GameSpot 8,8/10[14]
GameSpy 4,5/5[15]
GameZone 8,5/10[37]
IGN 8,5/10[38]
JeuxActu 15/20[39]
Jeuxvideo.com 17/20[40]
Legendra 8/10[41]
NGC Magazine 4/5[42]
Nintendo Life 9/10[4]
Nintendo-Online.de 8/10[43]
PALGN 9/10[44]
Pockett Videogames 4/5[45]
RPGamer 4/5[16]
RPGFan 82%[13]
UOL Jogos A[46]
Worth Playing 8,8/10[47]

Al momento della sua uscita in Giappone, The Sacred Stones ha venduto 97 842 unità, raggiungendo un tasso di sell-through di poco superiore al 64%.[48] Alla fine del 2004, il gioco aveva venduto 233 280 unità, raggiungendo il 48º posto nella classifica annuale delle vendite di videogiochi di Famitsū.[49] In Nord America, The Sacred Stones è stato tra i primi 20 giochi nelle classifiche di Nintendo, raggiungendo la quota 96 000 unità vendute.[50] Sebbene non siano stati pubblicati dati esatti sulle vendite totali, Nintendo ha citato il gioco come uno dei titoli di successo per Game Boy Advance del 2005.[51]

Famitsū ha elogiato la storia e i personaggi.[35] Karen Chu di 1UP.com ha affermato che la storia si è fatta valere, impedendo ai giocatori di stufarsi dopo le battaglie. Craig Harris di IGN ha definito la narrazione "assolutamente di prim'ordine, anche se un po 'prolissa", elogiando la sceneggiatura per averlo fatto interessare ai suoi personaggi.[15] Greg Kasavin di GameSpot ha detto che The Sacred Stones aveva "una narrativa ben scritta e sorprendentemente sofisticata con molti eroi e antagonisti accattivanti"..[14] Tom Bramwell di Eurogamer ha definito la narrazione "meravigliosa", apprezzando la narrativa più esotica rispetto al suo predecessore.[17] Simon Parkin, giornalista di NGC Magazine, ha elogiato la "narrativa deliziosa e schietta" del gioco, lodando inoltre la qualità della traduzione che ha aiutato a comprendere il funzionamento del mondo e dei personaggi.[42] Il revisore di PALGN Mark Marrow ha affermato che la storia è un gradino sopra il precedente titolo.[44] Matthew Foster di RPGamer, pur apprezzando la qualità della traduzione, ha affermato che la storia è il punto più debole del gioco a causa della sua natura stereotipata.[16] Alan Knight di RPGFan ha definito la trama "leggera e abbastanza accomodante", notando che i personaggi eccentrici hanno facilitato i giocatori.[13]

Riguardo al gameplay, Famitsū ha apprezzato lo stile tattico e i nuovi elementi, oltre ad apprezzare il brivido indotto dalla morte permanente, criticando però il ritmo del gioco[35] Harris ha apprezzato il gameplay nonostante abbia notato che poco era cambiato dall'uscita di Fire Emblem, dicendo che i giocatori non avrebbero trovato alcun cambiamento notevole dalla loro esperienza originale.[38] Chapman ha notato positivamente i miglioramenti apportati dall'uscita di Fire Emblem, oltre a notare positivamente le opzioni multiplayer. Kasavin ha elogiato il gameplay di strategia profonda e il fatto che il gioco fosse orientato a giocatori di varie età e livelli di abilità.[14] Foster ha definito il gameplay la più grande caratteristica e la più grande forza del gioco nonostante le forti somiglianze con il precedente titolo.[16] Knight ha apprezzato l'esperienza di gioco, ma è stato deluso dalla mancanza di vere innovazioni, ritenendo che fosse un'esperienza eccessivamente simile ai precedenti giochi di Fire Emblem.[13] Bramwell ha apprezzato il gameplay nonostante fosse frustrato dalla morte permanente e ha lodato le sfumature nella personalizzazione del personaggio. Parkin ha affermato che è stato abbastanza facile dedicare molto tempo alla creazione della strategia perfetta e che riavviare un livello dopo la morte di un personaggio o andare su una delle mappe EXP per aumentare i livelli del personaggio erano opzioni estremamente allettanti, che rischiavano però di rovinare la difficoltà del gioco.[42] Marrow ha inoltre elogiato le funzionalità aggiuntive che hanno reso il gioco più accessibile per i nuovi arrivati.[44]

Note

  1. ^ (EN) RPGamer > Fire Emblem: The Sacred Stones, su archive.rpgamer.com. URL consultato il 6 marzo 2021.
  2. ^ a b (EN) Craig Harris, Nintendo in May, su IGN, 24 febbraio 2005. URL consultato il 10 giugno 2016 (archiviato il 7 marzo 2005).
  3. ^ a b (EN) Eurogamer - Fire Emblem: The Sacred Stones, su Eurogamer. URL consultato il 10 giugno 2016 (archiviato il 4 giugno 2016).
  4. ^ a b c d (EN) Nintendo Life, Review: Fire Emblem: The Sacred Stones (3DS eShop / GBA), su Nintendo Life, 18 gennaio 2012. URL consultato il 12 febbraio 2021.
  5. ^ (JA) ファイアーエムブレム 聖魔の光石 | Wii U | 任天堂, su 任天堂ホームページ. URL consultato l'11 marzo 2021.
  6. ^ (JA) コンピュータエンターテインメントレーティング機構//, su cero.biz. URL consultato il 6 marzo 2021.
  7. ^ (EN) ESRB - Fire Emblem: The Sacred Stones, su ESRB Ratings. URL consultato il 6 marzo 2021.
  8. ^ (EN) OFLCA - Fire Emblem: The Sacred Stones, su classification.gov.au.
  9. ^ (EN) PEGI - Fire Emblem: The Sacred Stones, su pegi.info. URL consultato il 6 marzo 2021.
  10. ^ (DE) USK: Fire Emblem - The Sacred Stones, su Unterhaltungssoftware Selbstkontrolle. URL consultato il 6 marzo 2021.
  11. ^ a b (JA) 任天堂マガジン表紙・N.O.M12月号 No.77 - ファイアーエムブレム 聖魔の光石, su nintendo.co.jp, Nintendo Official Magazine, 2004. URL consultato il 13 giugno 2016 (archiviato il 18 agosto 2014).
  12. ^ a b c d e f g Fire Emblem: The Sacred Stones Manual (PDF), su cdn02.nintendo-europe.com, Nintendo of Europe, 2005. URL consultato il 13 giugno 2016.
  13. ^ a b c d e (EN) Alan Knight, Fire Emblem: The Sacred Stones Review, su rpgfan.com, RPGFan, 14 giugno 2005. URL consultato il 13 giugno 2016 (archiviato il 12 settembre 2015).
  14. ^ a b c d e f (EN) Greg Kasavin, Fire Emblem: The Sacred Stones Review, su GameSpot, 28 maggio 2005. URL consultato il 19 agosto 2007 (archiviato l'11 settembre 2015).
  15. ^ a b c (EN) David Chapman, Fire Emblem: The Sacred Stones Review, su uk.gba.gamespy.com, GameSpy, 25 maggio 2005. URL consultato il 20 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2007).
  16. ^ a b c d Matthew Foster, Fire Emblem: The Sacred Stones - Review, su rpgamer.com, RPGamer, 23 luglio 2005. URL consultato il 13 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2005).
  17. ^ a b c d (EN) Tom Bramwell, Review – Fire Emblem: The Sacred Stones, su Eurogamer, 16 giugno 2005. URL consultato il 20 agosto 2007 (archiviato il 1º luglio 2009).
  18. ^ (JA) メイキング オブ ファイアーエムブレム 開発秘話で綴る25周年、覚醒そしてif, Tokuma Shoten, 28 novembre 2015, pp. 279–280, ISBN 4-19-864056-4.
  19. ^ a b c (EN) Thomas East, Fire Emblem through the ages, in Official Nintendo Magazine, 13 aprile 2013, p. 8. URL consultato il 17 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  20. ^ (EN) Interview with Ren Ishimori and Ryo Hirata (2), su productionig.com, Production I.G. URL consultato l'11 giugno 2016 (archiviato il 1º aprile 2012).
  21. ^ (JA) ニンドリドットコム〜ファイアーエムブレム 暁の女神 開発スタッフインタビュー〜, su nindori.com, Nintendo Dream, 2007. URL consultato il 17 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2007).
  22. ^ a b (EN) Mark Brown, Pocket Primer: A complete history of Fire Emblem, su pocketgamer.co.uk, Pocket Gamer, 18 aprile 2013. URL consultato il 6 giugno 2016 (archiviato il 4 marzo 2016).
  23. ^ (JA) ALL ABOUT ファイアーエムブレム ~アカネイア・バレンシア戦記~, in Nintendo Dream, n. 197, Tokuma Shoten, 21 luglio 2010, pp. 69–84.
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  27. ^ (JA) Wii Uバーチャルコンソール8月6日配信タイトル ― 『ロックマン7』『ファイナルファイト』『FE 聖魔の光石』の3本, su inside-games.jp, Inside Games, 30 luglio 2014. URL consultato il 10 giugno 2016 (archiviato il 10 maggio 2015).
  28. ^ (EN) Ishaan Sahdev, F-Zero: GP Legend And Fire Emblem: The Sacred Stones Race To Wii U Virtual Console In Europe, su siliconera.com, Siliconera, 29 dicembre 2014. URL consultato il 10 giugno 2016 (archiviato il 27 novembre 2015).
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Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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Coordenadas: 42° 52' 59 N 8° 32' 23 O Foram assinalados vários problemas nesta página ou se(c)ção: Não tem fontes. Precisa de correção textual. Centro Galego de Arte Contemporânea Centro Galego de Arte ContemporâneaEdifício do museu, desenhado pelo arquiteto português Álvaro Siza. Tipo Museu de arte contemporânea Inauguração 1993 Website cgac.xunta.gal Geografia País Espanha Cidade Santiago de Compostela Coordenadas 42° 52' 59 N 8° 32' 23 O ...

 

Danish singing duo This article does not cite any sources. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Hot Eyes – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (October 2008) (Learn how and when to remove this template message) Hot EyesKirsten Siggaard in Stockholm 2010.Members Kirsten Siggard Søren Bundgaard Hot Eyes was the name adopted for international acts ...

Ne pas confondre avec la SGTE (Société grenobloise de tramways électriques) Compagnie genevoise des tramways électriques Création 11 août 1899 Disparition 1er janvier 1977 Fondateurs François Forestier Siège social Genève Suisse Activité Transports urbains Produits Tramway, Trolleybus, Autobus Filiales Compagnie genevoise des autobus (CGA) modifier - modifier le code - voir Wikidata  La Compagnie genevoise des tramways électriques (CGTE) est une ancienne compagnie de tran...

 

Cet article est une ébauche concernant la musique classique et Paris. Vous pouvez partager vos connaissances en l’améliorant (comment ?) selon les recommandations des projets correspondants. Plaque devant l'hôtel Roger de Gaillon, 8 rue Massillon. La Maîtrise Notre-Dame de Paris a été créée au XIIe siècle, en même temps que la cathédrale. Histoire Actuellement, elle est composée de quatre entités : la Pré-Maîtrise[1] (école primaire), le Chœur d’enfants[2] (en d...

 

Triple star system in the constellation Scorpius λ Scorpii Location of λ Scorpii (circled) Observation dataEpoch J2000      Equinox J2000 Constellation Scorpius Pronunciation /ˈʃɔːlə/[1][2] Right ascension 17h 33m 36.520s[3] Declination −37° 06′ 13.76″[3] Apparent magnitude (V) 1.62 + 14.9 + 12.0[3][4] Characteristics Spectral type B1.5IV + B2IV[5][6]...

Duta Besar Indonesia untuk SuriahLambang Kementerian Luar Negeri Republik IndonesiaPetahanaWajid Fauzisejak 7 Januari 2019Ditunjuk olehPresiden IndonesiaPejabat perdanaMohammed MuinDibentuk1950[1]Situs webkemlu.go.id/damascus/id Berikut adalah daftar diplomat Indonesia yang pernah menjabat Duta Besar Republik Indonesia untuk Suriah: No. Foto Nama Mulai menjabat Selesai menjabat Merangkap Diangkat oleh Ref. — Zeini HasanKuasa Usaha Juli 1956 Oktober 1959 [1] — Djailin ...

 

American animated television series The New Woody Woodpecker ShowGenreComedyBased onWoody Woodpeckerby Walter LantzDeveloped byBob JaquesKelly ArmstrongDirected byMauro Casalese (season 1)Alfred Gimeno (season 1)Kurt Anderson (season 1)Alan Zaslove (seasons 2-3)Voices ofBilly WestMark HamillAndrea MartinB.J. WardJim CummingsE.G. DailyNika FuttermanTheme music composerJim LathamComposerThomas Chase JonesCountry of originUnited StatesOriginal languageEnglishNo. of seasons3No. of episodes64 (178...

 

هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (يوليو 2021) التسلسل الرسوبي البركاني هو تسلسل الطبقي المستمد من تعاقب الأحداث البركانية والرسوبية والجمع بينها. قد تشمل المواد البركانية لهذه التسلسلات تدفقات الحمم ا...

Indian-born chef, restaurateur, and cookbook author Asma KhanKhan in 2023BornJuly 1969 (age 54)Calcutta, West Bengal, IndiaCulinary career Current restaurant(s) Darjeeling Express Asma Khan (born July 1969) is an Indian-born British restaurateur and cookbook author. She owns Darjeeling Express restaurant in London's Soho and was profiled on the sixth season of the documentary series Chef's Table. In June 2019 Business Insider named her number 1 on their list of 100 Coolest People in...

 

Sporting event delegationFrance at the2008 Summer OlympicsIOC codeFRANOCFrench National Olympic and Sports CommitteeWebsitewww.franceolympique.com (in French)in BeijingCompetitors323 in 23 sportsFlag bearer Tony EstanguetMedalsRanked 10th Gold 7 Silver 16 Bronze 20 Total 43 Summer Olympics appearances (overview)189619001904190819121920192419281932193619481952195619601964196819721976198019841988199219962000200420082012201620202024Other related appearances1906 Intercalated Games Franc...

 

Khet in Bangkok, ThailandKhlong Sam Wa คลองสามวาKhetDolphin show at Safari WorldKhet location in BangkokCoordinates: 13°51′35″N 100°42′15″E / 13.85972°N 100.70417°E / 13.85972; 100.70417CountryThailandProvinceBangkokSeatBang ChanKhwaeng5Khet established21 November 1997Area • Total110.686 km2 (42.736 sq mi)Population (2022) • Total209,120[1] • Density1,889.31/km2 (4,893.3/sq...

Festival Rock se-Indonesia ke-7Kompilasi karya Various ArtistDirilis16 Agustus 1993DirekamJuni - Juli 1993GenreRockDurasi60 MenitLabelLogiss RecordsProduserLog ZhelebourSeries Festival Rock 6 (1991)'Festival Rock 6'1991 Festival Rock 7 (1993) Festival Rock 8 (1996)'Festival Rock 8'1996 Festival Rock 7 adalah Album kompilasi Festival Rock se-Indonesia yang diproduseri oleh Log Zhelebour dan dirilis pada tahun 1993. Festival Rock se-Indonesia ke-7 versi Log Zhelebour (1993) Juara I  : ...

 

У этого топонима есть и другие значения, см. Вязовка.У этого топонима есть и другие значения, см. Дурасовка. СелоВязовка 53°15′29″ с. ш. 44°38′36″ в. д.HGЯO Страна  Россия Субъект Федерации Пензенская область Муниципальный район Пензенский Сельское поселение Богос...

 

Strategi Solo vs Squad di Free Fire: Cara Menang Mudah!