La ferroina è un composto chimico con la formula [Fe(o-phen)3]SO4, dove o-phen sta per orto-fenantrolina, il vecchio nome della 1,10-fenantrolina, che è un chelante azotato bidentato. Il termine "ferroina" viene usato in modo inclusivo e comprende anche lo stesso ione complesso associato ad altri anioni, come ad esempio il cloruro. Si tratta di un complesso di ione ferro d6 a basso spin (qui spin 0, quindi ione diamagnetico), ed è un complesso a trasferimento di carica [1], qui dallo ione Fe2+ alla fenantrolina, caratteristica da cui viene il colore intenso della transizione elettronica.
Indicatore redox
La ferroina viene usata come indicatore in chimica analitica.[2] La parte attiva è lo ione [Fe(o-phen)3]2+, un cromoforo rosso intenso che può essere ossidato a ferriina [Fe(o-phen)3]3+, blu intenso. La ferroina, stabile in soluzione fino a 60 °C, è adatta come indicatore in quanto il cambio di colore è rapido e molto pronunciato, oltre che reversibile. Il potenziale di questa reazione redox è di +1.06 V in H2SO4 1M, ben maggiore di quello della coppia Fe3+/Fe2+ di 0,77 V.
Preparazione
Il solfato di ferroina, può essere preparato combinando fenantrolina con solfato ferroso in acqua.
- 3 o-phen + Fe2+ → [Fe(o-phen)3]2+
La geometria della molecola è di tipo ottaedrico, simmetria D3.
Note
- ^ (EN) Arnd Vogler e Horst Kunkely, Photochemistry induced by metal-to-ligand charge transfer excitation, in Coordination Chemistry Reviews, vol. 208, n. 1, 1º ottobre 2000, pp. 321–329, DOI:10.1016/S0010-8545(99)00246-5. URL consultato il 23 luglio 2020.
- ^ D. C. Harris, Quantitative Chemical Analysis, 4th edition, W. H. Freeman, NY. ISBN 0-7167-2508-8.
Voci correlate
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