La giustificazione dell'esistenza naturale dei composti intermetallici deriva da calcoli di chimica quantistica, che hanno dimostrato che a tali strutture competono minimi di energia potenziale e quindi dei massimi di probabilità rispetto ad altre distribuzioni atomiche teoricamente prevedibili.
Note
^S.M. Kauzlarich, Encyclopedia of Inorganic chemistry, 1994, John Wiley & Sons, ISBN 0471936200