Ervin László

Ervin László

Ervin László (Budapest, 12 giugno 1932) è un filosofo e pianista ungherese con cittadinanza statunitense, considerato il fondatore della teoria dei sistemi.

È stato candidato due volte (2004 e 2005) al premio Nobel per la pace, nel 2001 ha ricevuto il Goi Award e nel 2005 il Mandir of Peace Prize. Ha pubblicato circa 75 libri e più di 400 articoli, ed è l'editore di World Futures: The Journal of General Evolution.[1]

Biografia

È nato a Budapest, in Ungheria, nella "classe media benestante" della città, e in una famiglia che, per i suoi "centri di interesse e di occupazioni, era considerata parte dell'intellighenzia locale"; suo padre, nato a Sibiu in Transilvania, era venuto a studiare legge a Budapest (ma alla fine divenne un produttore di scarpe rilevando la fabbrica del suocero). Si innamorò di una pianista il cui padre, calzolaio, aveva aperto un laboratorio di scarpe da donna (Graziosa Shoes). Appassionato di musica, la moglie era anche la sorella di un violinista, agnostico e amante della filosofia, che visse per un certo periodo sotto lo stesso tetto, sopra il laboratorio di scarpe di famiglia. Lì, il bambino Ervin László si dimostrò precoce e dotato anche per la musica. Ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di cinque anni e all'età di 9 anni ha tenuto il suo primo concerto per pianoforte, un concerto di Mozart. con l'Orchestra Sinfonica di Budapest. Suo padre, grazie al laboratorio di scarpe, guadagnava abbastanza.

Dopo la seconda guerra mondiale lasciò l'Ungheria per gli Stati Uniti.[2] All'età di 35 anni, abbandonò bruscamente la sua carriera concertistica e passò alla filosofia della scienza con una domanda che lo guiderà sempre: qual è il senso della vita.

Invitato dalle principali università, incontrò grandi filosofi e scienziati tra cui Ludwig von Bertalanffy e Ilya Prigogine. Dice di essere stato influenzato da David Bohm e dalla fisica quantistica, ma più in generale, è interessato al lavoro scientifico e agli approcci filosofici che ci permettono di comprendere meglio il mondo, in modo sistemico e unificato. Carine Dartiguepeyrou, nel 2013, osserva che László "insiste sulla necessità di uscire dal carattere duale del nostro rapporto con il vivente, che consiste nel separare l'uomo dalla natura. La rivoluzione deve avvenire a livello di coscienza e questo è chiamato ad essere planetario. Dobbiamo evolvere ed evolvere la nostra coscienza perché, come diceva Albert Einstein, "nessun problema può essere risolto senza cambiare il livello di coscienza che lo ha generato" (...) Ervin László enfatizza questa dimensione parlando di co-evoluzione su tre livelli: la consapevolezza che siamo invitati ad evolvere con gli altri esseri umani, il resto dei viventi e il cosmo".

Nella sua ricerca unificante, László è particolarmente interessato alle nozioni di "informazione" e auto-organizzazione nei sistemi viventi e ai meccanismi della coscienza. Iniziò a scrivere con il suo primo libro nel 1963, un saggio di metafisica, che descrisse come "incentrato sulla natura essenziale dell'universo, della vita e della società", intitolato "Società essenziale: una ricostruzione ontologica". Seguirono più di 70 altri libri.

Nel 1993, a seguito di una sua esperienza nel Club di Roma, fonda il Club di Budapest. È stato direttore dello United Nations Institute for Training and Research (UNITAR), ed è attualmente consulente del Direttore Generale dell'UNESCO, oltre ad essere membro dell'Accademia ungherese delle scienze.

Vita privata

Nel 1956 ha sposato Carita Jägerhorn af Spurila con la quale ha avuto due figli.

Bibliografia parziale

  • The Immortal Mind: Science and the Continuity of Consciousness Beyond the Brain, con Anthony Peake (Inner Traditions, 2014), trad. Mente immortale. La scienza e la continuità della coscienza oltre il cervello (Il Punto d'Incontro, 2016)
  • Quantum Shift in the Global Brain: How the New Scientific Reality Can Change Us and our World (Inner Traditions, 2008), trad. Worldshift: scienza, società e nuova realtà (Franco Angeli, 2008)
  • The Chaos Point: The World at the Crossroads (Hampton Press, 2006), trad. Il punto del caos. Guerre, catastrofi naturali, sistemi sociali in difficoltà: che cosa fare prima che sia troppo tardi? (Urra, 2007)
  • Science and the Reenchantment of the Cosmos: The Rise of the Integral Vision of Reality (Inner Traditions, 2006), trad. Risacralizzare il cosmo. Per una visione integrale della realtà (Urra, 2008)
  • Science and the Akashic Field: An Integral Theory of Everything (Inner Traditions, 2004), trad. La scienza e il campo akashico (Feltrinelli, 2020)
  • You Can Change the World: The Global Citizen's Handbook for Living on Planet Earth: A Report of the Club of Budapest (Select Books, 2003), trad. Tu puoi cambiare il mondo. Istruzioni per l'uso del XXI secolo (Riza, 2003)
  • The Connectivity Hypothesis: Foundations of an Integral Science of Quantum, Cosmos, Life, and Consciousness (State University of New York Press, 2003)
  • Holos, trad. Olos. Il nuovo mondo della scienza (Riza, 2002)
  • The age of bifurcation, trad. Il pericolo e l'opportunità (Sperling & Kupfer, 1992, Aracne, 2008)
  • L'uomo e l'universo (Di Renzo, 2002)
  • Third Millennium, trad. Terzo millennio (Corbaccio, 1998)
  • Evolution: The General Theory (Hampton Press), trad. Evoluzione (Feltrinelli, 1986)
  • The Whispering Pond: A Personal Guide to the Emerging Vision of Science (Element Books, 1996)
  • The Systems View of the World: A Holistic Vision for Our Time (Hampton Press), trad. La visione sistemica del mondo (Gruppo editoriale Insieme, 1991)
  • The inner limits of mankind, trad. I limiti interni della natura umana (Feltrinelli, 1990)
  • Aux racines de l'univers, trad. Alle radici dell'universo (Sperling & Kupfer, 1993)
  • Goals for mankind, trad. Obiettivi per l'umanità (Edizioni scientifiche e tecniche Mondadori, 1978)

Note

  1. ^ (EN) World Futures, su tandfonline.com.
  2. ^ (EN) Hungarian prodigy, in Life (magazine), 24 maggio 1948, pp. 132–134.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN7591760 · ISNI (EN0000 0001 0867 5369 · SBN CFIV010201 · Europeana agent/base/53272 · LCCN (ENn79076033 · GND (DE115496890 · BNE (ESXX958724 (data) · BNF (FRcb11911227w (data) · J9U (ENHE987010651092105171 · CONOR.SI (SL34212195

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