Il padre, che alla nascita di Erberto, come duca dei Franchi, era il nobile più potente di Francia, riuscì a espandere i propri domini e i suoi titoli divenendo anche duca d'Aquitania (solo titolare; avrebbe dovuto conquistarsela, ma non vi riuscì[2]) e l'erede del ducato di Borgogna (riuscì ad essere duca di Borgogna, nel 956, poche settimane prima di morire[2]).
Erberto divenne vescovo di Auxerre l'8 gennaio 971[4].
Durante il suo episcopato, Erberto, nella sua diocesi, si fece costruire due castelli, uno a Toucy e l'altro a Saint-Fargeau dove si poteva ritirare per dedicarsi alla caccia[5].
Si ammalò nel castello di Toucy, e pare che abbia rifiutato di essere trasferito ad Auxerre dove poteva essere curato, e a Toucy morì, il 23 agosto 995[6].
Dopo la sua morte, come è riportato nelle Gesta pontificum Autissiodorensium[3], fu rimpiazzato da Giovanni, figlio di Ansaldo e di Ringarda, che l'abate Jean Lebeuf definisce di umili origini[7], mentre lo storico Bouchard insinua che fosse fratello uterino di Erberto[3].